Bahrein, chi critica l’Arabia Saudita finisce in carcere

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Fadhel Abbas Mahdi Mohamed, 43 anni, è il segretario generale di uno dei partiti di opposizione del Bahrein, la Coalizione unitaria nazionale democratica, conosciuta nel paese col nome al-Wahdawi. Il 25 marzo, Fadhel Abbas Mahdi Mohamed ha dichiarato che gli attacchi aerei della coalizione a guida saudita nello Yemen costituivano una violazione del diritto internazionale, cosa che penso anche io.

La differenza tra me e Fadhel Abbas Mahdi Mohamed è duplice: la mia opinione sull’offensiva militare lanciata dall’Arabia Saudita in Yemen interessa a non più di una decina di persone in Italia e, soprattutto. non comporta conseguenze sul piano giudiziario. Fadhel Abbas Mahdi Mohamed, invece, è stato arrestato 24 ore dopo quella dichiarazione e, il 28 giugno, è stato condannato a cinque anni di carcere per “diffusione di false informazioni che potrebbero danneggiare le operazioni militari del Bahrein e dei suoi alleati” e per “aver incitato alla resistenza”.

Il giorno dell’arresto, il governo del Bahrein aveva giusto annunciato il sosegno alla coalizione militare a guida saudita e aveva avvisato che sarebbero stati presi provvedimenti nei confronti di “ogni tentativo di sfruttare la situazione per seminare divisione o sedizione o di prendere posizione contro la decisione assunta dal Bahrein”.

Fadhel Abbas Mahdi Mohamed è stato condannato sulla base dell’articolo 133 del codice penale del Bahrein, che punisce con un massimo di 10 anni di carcere chi “volontariamente in tempo di guerra diffonde annunci falsi e tendenziosi, dichiarazioni o voci o illazioni contro le campagne di comunicazione per arrecare danno ai preparativi militare destinati a difendere lo stato del Bahrein o le operazioni militari delle sue forze armate e per seminare panico o indebolire la determinazione della popolazione”.


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