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Ttip, si votano gli emendamenti: europarlamentari inondati di tweet

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La richiesta della campagna “Stop Ttip Italia” che ha superato i 54 mila firmatari. Il movimento teme che i propri emendamenti vengano cancellati e così dalle 16.30 tiene sotto tiro i profili twitter di nove europarlamentari per ribadire le loro richieste e salvare la campagna

 

MILANO – Dalle 16.30 i profili di nove europarlamentari italiani saranno inondati di tweet. All’inizio del voto scatterà infatti la nuova azione della campagna Stop Ttip, la campagna internazionale per bloccare il trattato transatlantico di libero scambio. A Bruxelles infatti la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo (Inta) sarà chiamata a selezionare tra 116 emendamenti quelli che verranno ammessi in aula con lo scopo di rendere più chiaro il testo della Relazione Lange. Questa relazione ha il compito di chiarire alcuni aspetti ancora oscuri del Trattato e darà delle indicazioni politiche e non vincolanti sul negoziato condotto dalla Commissione.

La richiesta del movimento Stop Ttip Italia è che gli europarlamentari italiani, spiega una delle portavoce Monica di Sisto diano “”la conferma di tutti gli emendamenti che escludono dal negoziato temi inaccettabili come la privatizzazione dei servizi pubblici, l’indebolimento delle Indicazioni geografiche, il rafforzamento del commercio transatlantico di carburanti fossili, un livellamento coatto del diritto di regolare degli stati sovrani, nonché l’inserimento della clausola di protezione dei diritti degli investitori (ISDS) o altri meccanismi di arbitrato internazionale pubblico o privato a breve o medio termine, così che possano essere portati in aula e approvati”.

Come tenere d’occhio il voto dei parlamentari? Primo con la diretta streaming e secondo via social network. Sotto tiro gli account di Tiziana Begnin, David Borrelli, Salvatore Cicu, Eleonora Forenza, Alessia Mosca, Mattep Salvini, Goffredo Bettini, Nicola Danti e Fabio Massimo Castaldo. Il voto sulla relazione doveva avvenire il 10 giugno, ma, scrivono in una nota i promotori di Stop Ttip Italia, “è stato clamorosamente annullato e rinviato dal presidente del Parlamento, il socialdemocratico Martin Shultz, nel timore di non avere una maggioranza adeguata alla sua approvazione”.

La petizione per fermare il Trattato ha superato ormai le 54 mila firme e tutti i firmatari hanno spedito una lettera aperta agli europarlementari proprio con la richiesta di salvare le richiete dei movimenti. E ribadiranno la richiesta, con lettera allegata, anche sui social. (lb)

Da Redattoresociale


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