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Scuola. Contro il Ddl di Renzi nuove mobilitazioni e un nuovo appello

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La Flc Cgil invita chi ha a cuore le sorti della scuola italiana a partecipare alla mobilitazione romana prevista per il 23 e 24 giugno dalle ore 17.00 a piazza delle Cinque Lune e a Piazza Vidoni. Il 25 giugno, invece, sempre alle ore 17.00 si terrà una manifestazione e corteo da Piazza Bocca della Verità a Campo de’ Fiori.

Le trentadue associazioni promotrici dell’appello “La Scuola che cambia il Paese” hanno presentato un nuovo documento , “Far vincere la scuola”, in cui tornano a chiedere la modifica del Ddl del governo, l’avvio di un processo di cambiamento positivo e condiviso della scuola italiana e l’apertura di una fase di partecipazione su temi che riguardano la qualità del futuro di tutti i cittadini.

Il testo dell’appello

“La principale difficoltà che incontra il tentativo del governo di far ripartire un cambiamento positivo nella scuola italiana è la mancanza di ascolto del mondo della scuola. Noi che rappresentiamo chi nella scuola studia, insegna, partecipa, ci siamo uniti per far sentire la nostra voce critica. Tra le diverse iniziative che stiamo mettendo in campo per cambiare il disegno di legge del governo abbiamo ritenuto fosse utile dar voce a esponenti del mondo della cultura e a protagonisti dell’innovazione educativa. Il punto di vista degli intellettuali che studiano e pensano la scuola e di chi quotidianamente è impegnato a migliorarla dovrebbe essere un riferimento indispensabile per una riforma autentica. Così non è stato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

“Le brevi dichiarazioni che stiamo raccogliendo sono unite dalla condivisione della necessità di rilanciare il processo riformatore del sistema educativo italiano, ma evidenziano limiti ed errori nel disegno di legge e propongono cambiamenti: ‘Riforma sì ma non così’ ci dicono, come i tanti protagonisti delle manifestazioni che riempiono le piazze italiane in questi giorni. Quando il processo riformatore tornerà a essere partecipato e condiviso queste voci dovranno essere ascoltate in modo disteso e compiuto”.

I promotori

Agenquadri, AIMC, ARCI, AUSER, CGD, CGIL, CIDI, CISL, CISL Scuola, Edaforum, EXODUS ONLUS, FNISM, FLC CGIL, Forum Terzo Settore, IRASE, IRSEF-IRFED, Legambiente, Legambiente Scuola e Formazione, Libera, Link – Coordinamento Universitario, MCE, Movimento Studenti di Azione Cattolica, Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica, Proteo Fare Sapere, Rete della Conoscenza, Rete degli Studenti Medi, Rete29Aprile, UCIIM, UDU, Unione degli Studenti, UIL, UIL Scuola.

Hanno sinora aderito all’appello e contribuito con critiche e proposte utili per ritrovare la direzione giusta:

Gianni Alberti, Presidente Coordinamento Genitori Democratici regione Lombardia

Massimo Baldacci, professore Pedagogia generale – Università degli Studi di Urbino

Fausta Barbaduomo, insegnante scuola dell’infanzia

Emanuele Barbieri, ex Direttore Generale Pubblica Istruzione

Dino Barra, insegnante scuola secondaria superiore

Mariangela Bastico, ex Sottosegretaria alla Pubblica Istruzione

Luigi Berlinguer, docente universitario ed ex Ministro della Pubblica Istruzione

Daniele Checchi, Rettore dell’Università degli Studi di Milano

Tullio De Mauro, linguista ed ex Ministro della Pubblica Istruzione

Fiorella Farinelli, esperta politiche educative

Manuela Gallina, insegnante scuola primaria

Vittoria Gallina, esperta politiche educative

Cinzia Grieco, insegnante scuola secondaria superiore

Carlo Mari, dirigente scolastico

Dario Nicolini, insegnante scuola secondaria superiore

Moni Ovadia, scrittore, compositore, cantante, attore

Giuseppe Travaglini, professore Economia politica – Università degli Studi di Urbino

Benedetto Vertecchi, professore Pedagogia sperimentale – Università Roma Tre

Pino Salerno

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