premio,” ha detto Gamero stringendo fra le mani la targa, “perché riconosce contemporaneamente il valore letterario di un autore e il suo impegno a tutela dei diritti umani. Un altro motivo che mi rende orgoglioso è l’autore cui il riconoscimento è dedicato: Manuel Scorza, il poeta delle comunità indigene del Perù, costretto all’esilio a causa del suo impegno umanitario, amico degli esuli e dei perseguitati. Sulla targa del Premio sono incisi due dei suoi versi più significativi: ‘La rosa non potrà essere bella / finché qualcuno soffrirà’. E’ così anche per la poesia: non smetterà di raccontare al mondo il dolore finché non ci saranno giustizia e pace per tutti”.
Nelle foto, Steed Gamero con il Premio Manuel Scorza, applaudito dal Console Generale del Perù a Milano José Ramiro Silva Delgado, mentre il poeta Roberto Malini spiega le motivazioni del riconoscimento; il poeta Manuel Scorza (Lima, 9 settembre 1928 – Madrid, 27 novembre 1983)