Apprendiamo dal sito d’informazione afrik.com, che nelle scorse settimane in Marocco sono stati arrestati, due uomini nei pressi della spianata della Tour Hassan, per essersi baciati in pubblico con l’accusa di “mostra di oscenità”. È doveroso ricordare che in Marocco, l’omosessualità è illegale ed è punito con una pena fino a tre anni di carcere, a norma dell’articolo 489 del codice penale. Secondo altre fonti, il ministero dell’Interno si sarebbe espresso così: “Questo episodio rientra in una serie di provocazioni e vessazioni condotta da organizzazioni straniere che violano deliberatamente la legge marocchina.” A tal proposito è giusto ricordare che l’arresto dei due uomini è avvenuto un giorno dopo l’espulsione di due Femen francese che avevano posato in topless baciandosi davanti ai principali monumenti di Rabat, la capitale del Marocco. La loro, abbiamo appreso, era una campagna contro la criminalizzazione dell’omosessualità nel paese, infatti, esibivano sul petto il messaggio “In gay we trust” (crediamo nella omosessualità). È giusto segnalare, inoltre, che lo scorso marzo, l’ONG Human Rights Watch (HRW), ha invitato il Marocco a depenalizzare l’omosessualità che nel codice penale marocchino, col già citato articolo 489 punisce qualsiasi atto sessuale tra due persone dello stesso sesso in una condanna, appunto, fino a tre anni di carcere. Ma ricordiamo che questi due episodi non sono i soli, di fatto, nello scorso maggio, altri tre marocchini sono stati condannati a tre anni di prigione in Taourirt, a nord-est del regno, per “omosessualità”. Ci auspichiamo che l’impegno dell’HRW, possa riuscire in prossimo futuro, a far riflettere le autorità marocchine sulla inqiuità di questa norma.