L’ingiustizia sociale inquina la pace e l’ambiente. Ancora una volta, occorre aspettare Papa Francesco per ascoltare parole chiare sulla giustizia ambientale.. Non dettate da eco-sentimentalismo, né misurate per non turbare interessi geo-economici. Ma orientate al precetto evangelico dell’etica della chiarezza. L’enciclica “Laudato si” affronta i nessi causa-effetto ormai noti, ma volutamente opacizzati dalla guerra fredda tra consumismo ed ambientalismo che dura da decenni. Cioè relazioni accertate tra accumulazione di ricchezza e distruzione di risorse; ipertrofia della speculazione finanziaria e impoverimento del valore relativo della produzione, bulimia dei consumi dei paesi egemoni e carestie di quelli sfruttati; surriscaldamento del pianeta e meteo estremo nelle aree già esposte; disastri ambientali provocati dallo sfruttamento delle multinazionali e degrado delle popolazioni locali con l’innesco di migrazioni climatiche.