Giornata Mondiale del Rifugiato, Confronti – Idos: “Il dovere di testimoniare”

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Ieri è iniziato il Ramadan, mese di digiuno e preghiera, non solo per oltre un miliardo di musulmani in tutto il mondo, ma anche per una parte dei 51.405 migranti sbarcati nel 2015 in Italia, per una parte dei 70.000 profughi ospiti dei centri di accoglienza nelle diverse regioni del paese e per una parte dei rifugiati “raccolti” e alloggiati in strutture non sempre adeguate. È giorno di preghiera e digiuno per i profughi che sugli scogli di Ventimiglia chiedono di potersi recare nel Nord Europa e di trovare asilo in un paese in cui hanno parenti, amici, reti sociali di sostegno e opportunità di integrazione rispetto alle condizioni inadeguate dell’Italia.

Ma oggi è giornata di attesa e di veglia non solo in solidarietà con i musulmani. Oggi è anche la vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato, cioè di tutti coloro che hanno dovuto scegliere tra il pericolo di torture, della prigione o della morte nei loro paesi e il rischio di perdere la vita attraversando il deserto e il mare, e hanno scelto la vita. È la giornata dedicata a tutti coloro che hanno sperato di essere accolti in un paese ospitale e hanno trovato il trattenimento in centri da cui non si possono allontanare e, in alcuni casi, persone interessate a speculare sulla loro pelle.

Questa è anche la vigilia del giorno dedicato a tutti quelli che sono impiegati nel lavoro nero, in condizioni di lavoro paraschiavistiche, da imprenditori senza scrupoli; è la vigilia della giornata di coloro che aspettano un anno e mezzo per una decisione sul loro status, di coloro che hanno visto morire a bordo delle barche o nel deserto o nelle prigioni dei paesi di transito figli, genitori, coniugi o amici; è la vigila della giornata dedicata a tutti coloro che alcune amministrazioni pubbliche italiane rifiutano di accogliere. L’Italia non dispone ancora di una legge organica a tutela dei rifugiati.

La rivista interreligiosa Confronti e il Centro Studi e Ricerche IDOS ritengono che uno dei modi di celebrare questa giornata consista nel favorire una migliore conoscenza sulla situazione dei profughi e sulle cause del loro esodo.

Questo è ora un dovere di testimonianza. I ricercatori di Confronti e di IDOS affronteranno ampiamente la questione nel Dossier Statistico Immigrazione 2015, il Rapporto che quest’anno per la prima volta realizzeranno insieme con il finanziamento del Fondo Otto per Mille della Tavola Valdese e con il patrocinio dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oggi, tra l’inizio del Ramadan e la Giornata Mondiale del Rifugiato, era il momento di annunciarlo.

Centro Studi e Ricerche Idos; Confronti


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