L’ex senatore del Partito berlusconiano, Marcello Del l’Utri, già in carcere a Parma per associazione esterna a Cosa Nostra, è stato appena rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari della capitale, per appartenenza all’intreccio occulto tra alte personalità dello Stato e altri individui legati ad esse i quali si sarebbero riuniti in una “nuova P2” denominata “P3” che sarebbe stata formata e costituita da personaggi già noti come Flavio Carboni, da Arcangelo Lombardi e da Pasquale Lombardi e “avrebbe svolto “in maniera sistematica e pianificata un ‘intensa, riservata e indebita attività di interferenza sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche allo scopo di ottenere vantaggi economici o di altro tipo.
L’organizzazione definita “massonica” dalla procura della repubblica di Roma avrebbe agito, secondo i carabinieri, in particolare per influenzare la decisione della Corte Costituzionale sulla legittimità del “lodo Alfano”(accordo proposto dall’allora ministro della Giustizia Alfano nell’ultimo governo Berlusconi) per dare l’immunità completa da inchieste giudiziarie alle quattro più alte cariche dello Stato (Capo dello Stato, Presidente del Senato, Presidente della Camera, Presidente del Consiglio, non il Presidente della Corte Costituzionale).
Tale accordo sarebbe stato pianificato e discusso in una cena tenuta presso l’abitazione del coordinatore del PDL Denis Verdini e a cui avrebbero preso parte Dell’Utri, Flavio Carboni, Arcangelo Martini e Raffaele Lombardi ed alti funzionari dello Stato, per aver sostenuto la riam missione della lista civica regionale “Per la Lombardia” (che appoggiava il candidato di centro-destra del 2010,quindi presidente della regione ed attualmente senatore Roberto Formigoni) e infine, per aver favorito la nomina a presidente della Corte di Appello di Milano del pubblico ministero Alfonso Marra, poi effettivamente nominato a questa carica.
Il 27 luglio 2010 Dell’Utri, chiamato a Roma come indagato della P3, si avvale della facoltà di non rispondere; motiva tale scelta ricordando che, dopo essere stato interrogato per diciassette ore di seguito nelle indagini sulla mafia che lo imputavano a Palermo, egli venne rinviato a giudizio. Il 7 agosto 2011 la procura di Roma chiude le indagini sulla P3 e il 3 gennaio 2012 la pro cura chiede il rinvio a giudizio per venti persone. IL procuratore aggiunto Capaldo e il sostituto Rodolfo Sabelli inviano le comunicazione per l’imputazione al coordinatore del PDL Denis Verdini e al senatore Marcello Dell’Utri. Infine il 30 marzo di quest’anno i carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Monza sequestrano 20mila libri antichi nella biblioteca del Senato e nel deposito Opencare di via Piranesi di cui tremila farebbero parte della collezione privata dell’ex senatore, accusato di ricettazione e di esportazione illecita all’estero di opere d’arte.