Ucciso il blogger anticamorra Piccolino

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Non faceva più  l’avvocato, ma non hai abbandonato la battaglia contro l’illegalità. Mario Piccolino, 71 anni compiuti da pochi giorni, usava allora il suo blog “Freevillage” molto seguito nel sud pontino per combattere adesso corruzione e inserimenti della criminalità. Gli avevano già spaccato la testa con un crick anni fa ma non l’avevano intimorito neppure con le minacce successive. Oggi hanno deciso che ormai dava troppo fastidio. Così un ragazzotto in bermuda, secondo un testimone, è entrato nel suo ufficio, nel centro di Formia, e gli ha sparato in faccia.  Una vera e propria esecuzione. Naturalmente è troppo presto per individuare chi l’ha voluto morto, ma Piccolini, sotto l’apparente irriverenza colpiva duro soprattutto contro due famiglie locali legate al clan dei casalesi, per non parlare delle denunce contro un avvocato presunto camorrista.

L’ultima delle tante battaglie è stata contro le slot machine, appoggiando l’impegno dell’amministrazione comunale che  ha dichiarato guerra a certe sale giochi. La solidarietà della gente probabilmente gli è stata fatale.

Ne provo dolore anche personale, perché ho avuto la fortuna di conoscerlo di recente, quando sono andato a Formia a presentare “Mafija”, sui padrini con il colbacco, all’interno del mese della legalità. Non poteva certo mancare e ricordo, ora con enorme dispiacere, le sue infinite domande sull’invasione criminale russa. Aveva spirito e curiosità, voleva sapere. Se ne è andato in qualche maniera da eroe, come quelli che non hanno paura.


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