Lo aveva denunciato l’Usigrai nei mesi scorsi: è inaccettabile il nuovo corso inaugurato dall’azienda di avviare procedimenti disciplinari per motivi assolutamente inconsistenti. Lo ribadiamo noi con forza oggi che l’azienda ha comminato una sospensione dal servizio e dallo stipendio per due giorni al collega Leonardo Metalli. Un provvedimento che riteniamo assolutamente sproporzionato rispetto al merito della questione: un post scritto su un gruppo chiuso su Facebook in cui il collega chiedeva di avere risposte sulla vicenda dei bar interni alla Rai, coinvolti nell’inchiesta Mafia Capitale.
Avevamo sperato che la vicenda venisse ricondotta entro le sue reali dimensioni. Cosi non è stato. Il Cdr del Tg1 esprime il suo sconcerto per una scelta che trova incomprensibile e considera ora concreto l’allarme lanciato pochi mesi fa dall’Usigrai che aveva parlato di “forme di pesanti pressioni sulle redazioni, da parte di un’azienda che non è invece in grado di far rispettare neanche le proprie circolari, come quella sui doppi incarichi”.
Riteniamo debba essere possibile per qualunque collega esprimere liberamente la propria opinione, fermo restando il dovere di correttezza e fedeltà che ogni dipendente deve alla propria azienda.
Il Cdr del Tg1, considerando che si tratti di una importante battaglia sui principi di democrazia, chiede di far si’ che la richiesta di chiarimenti di Leonardo Metalli diventi una richiesta di tutti i giornalisti Rai.
Il Cdr del Tg1 e l’Esecutivo Nazionale Usigrai