E’ morto un blogger che si batteva per la legalità nel comune di Formia, infestato dalla camorra. Andava in giro con la sua macchina fotografica e pubblicava tutte le prove di quanto denunciava. Così, era diventato una voce civile di riferimento per i cittadini della sua città. Non era iscritto a un partito, ma faceva politica. Quella bella e utile di controllo del potere e di sostegno delle ragioni degli onesti. Come può farla qualsiasi cittadino, da quando la rete gli consente di usare la parola pubblica.
La morte di Piccolino è una notizia da pagine interne, ma non per le tante persone che da anni scrivono a giornali, partiti e istituzioni per creare un’opinione pubblica che alzi la qualità politica di questo Paese.
Sarebbe bello istituire un Premio in onore di Mario Piccolino, dedicato a tutti i blogger civili che s’impegnano – come semplici cittadini – a pubblicare le loro inchieste, in modo documentato e disinteressato.
Ciao Mario, la lotta civile contro criminali e impresentabili continua. Siamo tanti, sconosciuti ma ancora più determinati dopo il tuo assassinio. Queste parole sono la nostra corona di fiori sulla tua bara, per non dimenticare il tuo impegno per la dignità. E portarlo avanti anche per te.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21