Perquisizioni e denunce ad autori minacce rivolte al giornalista su Fb, alcuni con precedenti penali. OdG Sicilia ringrazia prefetto e questore
Il 27 maggio 2015 la squadra mobile di Ragusa ha eseguito decine di perquisizioni in casa di residenti a Ragusa, Vittoria e Comiso nell’ambito delle indagini volte a individuare gli autori delle recenti minacce rivolte, attraverso i profili Facebook, a un giornalista che ha scritto diversi articoli sui fenomeni mafiosi nella provincia iblea. Il giornalista è Paolo Borrometi, che da settembre 2014 vive sotto scorta per le minacce e le aggressioni subite dopo la pubblicazione in esclusiva di notizie sull’attività della mafia locale. Durante le operazioni di polizia sono state sequestrate munizioni per armi da fuoco detenute illegalmente. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, Riccardo Arena, ha rinnovato la solidarietà a Borrometi e ha ringraziato il questore e il prefetto per avere accolto l’appello a svolgere indagini e a individuare gli autori delle minacce.
Le minacce dei personaggi indagati – dice la Ps – erano gravi ed esplicite. Addirittura uno dei denunciati aveva pubblicato foto che lo ritraggono con un fucile in mano. Due delle persone che hanno subito le perquisizioni hanno vari precedenti penali e sono stati denunciati per detenzione illegale di munizioni d’arma da fuoco poiché nel garage della loro abitazione sono state trovate cento cartucce e un’ogiva che sarà inviata alla polizia scientifica per le analisi balistiche.
“La Polizia di Stato ha portato a termine un’ attività operativa di perquisizioni a carico di soggetti pregiudicati che erroneamente pensavano di poter minacciare attraverso i social network professionisti impegnati nello svolgimento del proprio lavoro”, ha commentato il dirigente della squadra mobile di Ragusa, Antonino Ciavola.
Ossigeno si è più volte occupato delle minacce a Paolo Borrometi e gli rinnova la solidarietà. Dopo le recenti minacce alcuni parlamentari ed altri hanno sollecitato indagini più approfondite e hanno invocato ulteriori misure di protezione per il giornalista. Leggi
ODG SICILIA – “Queste perquisizioni confermano che i nostri timori erano fondati”, ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, Riccardo Arena. “Paolo Borrometi non e’ mai stato solo. Accanto a lui, oltre agli investigatori, ci sono tutti i giornalisti siciliani”, ha aggiunto commentando l’operazione della polizia di Ragusa e ricordando di avere immediatamente rappresentato le proprie preoccupazioni per l’incolumita’ del giornalista. Arena ha ringraziato pubblicamente il questore e il prefetto “per la professionalita’ con cui la Squadra mobile e’ prontamente
intervenuta a tutela del cronista di Modica, sottoposto a pesantissime minacce su Facebook da parte di soggetti imparentati con pregiudicati”
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