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Lorusso: “Nessuna emergenza pensioni, l’unica emergenza è l’occupazione”

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“Non c’è una emergenza pensioni, ma c’è sicuramente una emergenza occupazione. Se non si affronta seriamente il problema di un mercato del lavoro in cui le uscite continuano ad essere superiori ai nuovi ingressi, l’emergenza pensioni sarà il problema nel medio-lungo periodo”. Così il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, in occasione dell’assemblea annuale del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige a Bolzano.

Rispondendo alle sollecitazioni di alcuni giornalisti pensionati, preoccupati per le voci sulla imminente manovra di riequilibrio dei conti dell’Inpgi, Lorusso ha sottolineato che “non c’è alcuna preoccupazione sulla capacità finanziaria dell’istituto di continuare ad erogare le prestazioni pensionistiche, ma questa capacità va assicurata anche per il futuro correggendo, da una parte, gli squilibri provocati nel sistema dagli effetti della lunga crisi economica e, dall’altra, ponendo come prioritaria la adozione di strumenti per la ripresa dell’occupazione”.
La nuova occupazione è del resto il punto cruciale del programma di lavoro del segretario Lorusso, un’occupazione che deve essere di qualità ed inclusiva.
“La creazione di nuovi posti di lavoro e l’allargamento del perimetro contrattuale a quella platea di giornalisti che è di fatto nella professione senza vedersi però riconoscere alcuna forma di tutela previdenziale e di garanzia – ha aggiunto infatti Lorusso – sono i principali presupposti per la tenuta del sistema pensionistico e del welfare della categoria”.
“Su questo sarà necessario un confronto serrato con gli editori e con il governo, partendo – ha concluso il segretario dalla Fnsi – dalla constatazione che la professione è profondamente cambiata e che il futuro del giornalismo professionale è nella innovazione dei prodotti editoriali, dei processi produttivi e nella formazione continua dei giornalisti”.

Lorusso a Bolzano: priorità a lavoro e tenuta della categoria
Da sindacatogiornalistitnbz.it

“In un mercato lavorativo in cui le fuoriuscite sono nettamente superiori alle entrate, dobbiamo tornare a mettere la crescita occupazionale al centro del nostro operato, consapevoli che se mancherà un cambiamento sul lungo periodo le conseguenze saranno catastrofiche. La nostra prima preoccupazione deve essere il lavoro e la tenuta della categoria giornalistica”.
Il segretario nazionale della FNSI Raffaele Lorusso, intervenuto durante l’assemblea regionale del Sindacato del Trentino Alto Adige, tenutasi martedì 26 maggio nella sede del Circolo della stampa di Bolzano, ha inteso rimarcare l’importanza di garantire un ingresso professionale alle giovani generazioni di giornalisti, evidenziando tuttavia come l’ampia richiesta di prepensionamenti stia distruggendo numerosi posti.
“In questo momento – ha quindi aggiunto Lorusso – non esiste un’emergenza pensioni: l’Inpgi è ancora un istituto solido e con un avanzo di gestione considerevole. Tuttavia esiste un evidente emergenza occupazionale, e il nostro dovere è quello di guardare ai colleghi che svolgono la professione a pieno titolo ma non hanno alcuna tutela di carattere contrattuale o previdenziale. Mi riferisco in particolare al problema dei Cococo, la cui esistenza è ascrivibile solamente al Governo nazionale. Se riuscissimo ad inserire all’interno del Job Act anche questo tipo di contratto, sopravvissuto solo per le professioni ordinistiche, significherebbe permettere l’accesso ad oltre 9mila colleghi”.
L’assemblea è stata aperta dal segretario regionale Stefan Wallisch, che ha illustrato le sfide future del sindacato ed ha parlato della difficile situazione vissuta dai giornalisti anche in Trentino Alto Adige.
“Nell’ultimo anno – ha specificato Wallisch – il numero degli iscritti sono aumentati di 12 unità, portando i tesserati a quota 442. Il consolidamento dell’azione sindacale, tuttavia, avviene in un clima sempre più aspro per la nostra categoria, e per la prima volta da diversi anni iniziamo a parlare di licenziamenti, cassa integrazione e riduzione dell’orario lavorativo. Ciononostante, negli ultimi mesi siamo riusciti a portare a termine progetti importanti, come la cancellazione dell’articolo della nuova legge sul personale della Provincia di Bolzano che prevedeva la figura di “giornalista di fiducia”, o di salvaguardia dell’impiego, come nel caso dell’Obc di Rovereto”.
Anche Wallisch ha fatto menzione alla difficile condizione professionale vissuta da molti precari nella regione, ed ha chiesto ai colleghi di garantire l’appoggio ai precari. Inoltre, ha portato all’attenzione dei presenti la questione concernente i pensionati che svolgono ancora attività lavorativa, invitando ciascuno a prendersi le propria responsabilità di fronte all’intera categoria.
La relazione riguardante la situazione patrimoniale della Casagit è stata portata dal delegato nazionale Peter Malfertheiner, che ha dato conto di un bilancio in negativo per l’ultimo anno, caratterizzato da una diminuzione delle entrate dell’ordine di 1,8milioni di euro dettati da contributi non versati e da numerosi pensionamenti.
Di contro, la condizione dell’istituto di previdenza Inpgi è stata definita solida dal consigliere d’amministrazione Giuseppe (José) Marzano.

Da fnsi.it


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