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“Libri e giornali. Che cosa si può pubblicare senza finire in galera. La legge e gli abusi”. Corso promosso da Ossigeno per l’Informazione. Roma, 22 maggio

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Venerdì 22 maggio dalle 9 alle 13. Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Viale Castro Pretorio 105

Il confronto è aperto al pubblico e si svolge all’interno del seminario di formazione continua dei giornalisti dal titolo “Rettifiche e diffamazione. Una prassi positiva per assolvere diritti e doveri” per il quale l’Ordine concede sei crediti formativi (dei quali due deontologici) a coloro che si iscrivono sulla piattaforma Sigef attraverso il sito www.odg.it. I posti disponibili per i giornalisti sono 300. (Per accedere al corso, dopo aver effettuato l’accesso alla piattaforma, cliccate qui)

Alle ore 11 confronto sulle modifiche necessarie alla legislazione sulla diffamazione tra l’on.Walter Verini, relatore della proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti e Santo Della Volpe, presidente della FNSI.

Dopo l’indirizzo di saluto del Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale, Dott. Andrea De Pasquale, prenderanno la parola i relatori:
Alberto Spampinato, giornalista parlamentare, già quirinalista dell’ANSA, direttore dell’osservatorio Ossigeno per l’Informazione;
Giuseppe F. Mennella, giornalista parlamentare, già direttore responsabile del quotidiano “l’Unità”, docente di deontologia della professione giornalistica all’Università di Roma Tor Vergata
– avv. Andrea Di Pietro, esperto della materia
– avv. Martino Umberto Chiocci, esperto della materia
Tutti i relatori partecipano a titolo di volontariato gratuito, le loro prestazioni professionali non sono retribuite neppure indirettamente.

Il 5 giugno un convegno analogo affronterà i riflessi che l’attuale normativa sulla difesa della reputazione personale ha sulla produzione libraria. Il seminario si svolgerà all’interno del corso di formazione promosso da Ossigeno dal titolo “Querele intimidatorie” per il quale sono previsti altri sei crediti formativi (due dei quali deontologici) ai giornalisti che si iscrivono sulla piattaforma Sigef.


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