Venerdì 22 maggio l’Irlanda ha approvato il referendum sulla legalizzazione dei matrimoni gay con il 62,07% di “Sì”. È il primo Paese al mondo a raggiungere questo risultato attraverso l’espressione di un voto popolare. L’evento assume importanza storica anche alla luce del profondo radicamento della Chiesa cattolica nel Paese dove, fino al 1993, vigeva peraltro il divieto di praticare “attività omosessuali“. Il risultato dovrebbe essere ratificato in Parlamento entro settembre.
Alla base di questo successo va segnalato l’impegno della Federazione Nazionale dei gruppi LGBT, basato sullo slogan “YES x 10” e mirato a un forte coinvolgimento a livello individuale: un’operazione capillare impostata sulla conversazione con i cittadini, per discutere e approfondire la questione, e consentire quindi di avvicinarsi e comprendere meglio quale sia la realtà dell’universo LGBT e dei suoi diritti.
Ed è proprio questa campagna basata sul dialogo ad avere contraddistinto – e rappresentato – il successo popolare che dovrebbe portare al riconoscimento di diritti civili per tutte le persone.