Le cifre impressionano chi ascolta: sullo schermo del computer gli arrivi appena registrati e quelli previsti o imminenti: a Messina 328 migranti, 500 nel canale di Sicilia e 30 siriani sbarcati nel Salento. Inoltre sono sbarcate anche cinque donne in gravidanza e 40 minori.
Una novantina di profughi soccorsi dalla Guardia di Finanza su una motonave che era in difficoltà e altri 400 salvati da un piroscafo mercantile davanti all’isola sarda di Tavolara ma ogni notizia è provvisoria e deve essere corretta in continuazione perché durante ogni ora del giorno si succedono gli arrivi e gli sbarchi dall’Africa e dall’Asia. Altri arrivi sono imminenti nel porto di Napoli come in quello di Salerno.
La Valle d’Aosta ha d’altra parte respinto 79 immigrati che avevano appena raggiunto la valle. L’emergenza sbarchi sarà al centro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convocato per lunedì prossimo. In videoconferenza da Bruxelles parteciperà anche l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Federica Mogherini.
Dei profughi appena arrivati 180 saranno traferiti in province del Nord Italia mentre il resto sarà ospitato presso i centri di prima accoglienza di Messina, le strutture dell’Annunziata e di Bisconte dove appena due giorni fa erano stati sistemati in parte i circa 400 immigrati arrivati su una nave militare. Gli investigatori della polizia hanno arrestato il tunisino Romdhane Massaoud 50 anni che è ritenuto lo scafista che ha organizzato il viaggio. I migranti hanno raccontato il viaggio indicando l’uomo che ha condotto lo scalo per tutta la traversata. Gli extracomunitari avrebbero pagato una somma di circa 1500 dollari o 900 dinari ciascuno sono partiti dalle coste della Libia.
Quello che appare con sempre maggior chiarezza si può enumerare in uno scarno elenco.
1) Il solo modo per organizzare un’accoglienza che funzioni è quello di ripercorrere l’organizzazione e lo spirito di Mare Nostrum che le missioni dell’Unione Europea non possono e non vogliono seguire.
2) Con l’arrivo della buona stagione è probabile che il ritmo e la quantità dei migranti subisca un aumento di proporzioni enormi. E’ possibile che all’Italia si chieda di provvedere da sola da parte delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea?
3)Non è allora il caso che il parlamento italiano sia investito del problema e chieda al governo di fare di più di quello che ha già fatto e investire gli alleati e gli altri paesi di un problema enorme come quello che si sta profilando.
Ecco a interrogativi come questi devono, mi pare, rispondere gli organi centrali della nostra democrazia parlamentare.