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Diffamazione, querele temerarie e intercettazioni: Lorusso (Fnsi), “è di buona informazione che si nutre la democrazia”

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“Le correzioni alla proposta di legge di modifica del reato di diffamazione a mezzo stampa vanno nella direzione giusta”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI, commentando l’intervista rilasciata dall’onorevole Walter Verini, capogruppo Pd in commissione giustizia, ad Articolo 21. “Evitare che una modifica di legge sacrosanta, ossia l’eliminazione del carcere per i giornalisti, si trasformi in un regolamento di conti con la categoria e nell’introduzione di nuove forme di bavaglio – dice Lorusso – è un obiettivo che la FNSI persegue da tempo. Gli interventi annunciati dell’onorevole Verini in materia di querele temerarie, con la previsione di sanzioni pecuniarie a carico di chi promuove azioni giudiziarie a mero scopo intimidatorio, segnano un passo in avanti rispetto alle ipotesi penalizzanti e al limite della vessazione che avevano preso corpo nei mesi scorsi. Va inoltre salutata con favore la decisione di non regolare la materia delle intercettazioni nel ddl sulla diffamazione. In questo senso, è pienamente condivisibile l’opinione dell’onorevole Verini sulla necessità di affrontare il problema in un quadro complessivo di riforma della giustizia penale, avendo ben chiaro che non saranno mai tollerabili multe e sanzioni ai giornalisti e agli organi di stampa che pubblicano materiale coperto da segreto. Pur nella consapevolezza di dover trovare un corretto equilibrio fra tutela della privacy, diritto di cronaca e diritto dei cittadini a essere informati, va compreso una volta per tutte che è dovere dei giornalisti diffondere le notizie di pubblico interesse, indipendentemente dalla segretezza delle stesse: è di buona informazione che si nutre la democrazia. È comunque apprezzabile la volontà espressa dall’onorevole Verini di avviare un confronto su informazione e privacy con il sindacato dei giornalisti e con le associazioni che si occupano di informazione. La FNSI è pronta a fare la propria parte con spirito propositivo e costruttivo, lontana da pregiudizi e da qualsiasi forma di corporativismo”.


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