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Dai pizzini alle impronte, dalle targhe arabe ai dialetti cinesi, dal profondo del web al velo integrale. La riconoscibilità è il tema di “Report” di domenica 17 maggio

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Dai pizzini alle impronte, dalle targhe arabe ai dialetti cinesi, dal profondo del web al velo integrale. La riconoscibilità è il tema della prossima puntata di Report, il programma di inchieste condotto da Milena Gabanelli. E per la rubrica “Nutrire il Pianeta”, dedicata ai temi dell’Expo 2015, si parlerà di tracciabilità della carne di suino utilizzata per produrre prosciutti.

COMUNICATO STAMPA REPORT
IN ONDA DOMENICA 17 MAGGIO
RAITRE – ORE 21.45

“SOTTO AL VELO”

di Claudia Di Pasquale e Giuliano Marrucci

Il tema della puntata di Report è la “riconoscibilità”, intesa come possibilità di riconoscere l’altro, di identificarlo, andando a indagare su quali sistemi si mettono in atto per mascherare la propria identità a fini illeciti. In un mondo che deve fare i conti con la sempre più crescente globalizzazione, la “riconoscibilità” è un tema cruciale, perché si interseca con altri temi fondamentali come la sicurezza, lo svolgimento della  giustizia, o più semplicemente l’integrazione. Come si fa per esempio a perseguire un pirata della strada che commette infrazioni sfrecciando su un auto con targa araba, se i vigili non conoscono la lingua? E come si fa ad incastrare i criminali cinesi provenienti dalla provincia del  Fujian se non c’è nessun interprete in Italia in grado di tradurre correttamente le intercettazioni? In alcuni paesi per motivi di sicurezza, portare il Velo è vietato, e qualcuno sta pensando di farlo anche in Italia. Dalle diverse normative degli Stati europei sul velo integrale islamico alle procedure di identificazione dei migranti che sbarcano in Italia, dai trucchi usati dalla ‘ndrangheta per camuffare le sue comunicazioni fino alle più sofisticate tecnologie che ci consentono di essere anonimi nel profondo del web, l’inchiesta di Report, attraverso il racconto di casi italiani e di altri raccolti nel resto d’Europa, ha l’ambizione di fare il punto su un argomento delicato che i Governi, spesso per motivi politici e ideologici, evitano  di approfondire, favorendo  così il sorgere di contraddizioni e ipocrisie, in un Occidente che dopo gli attacchi terroristici si sente minacciato.

 
Per la rubrica “NUTRIRE IL PIANETA”  curata da Sabrina Giannini:

“PECCATI DELLA CARNE”
di Emilio Casalini

Cosa significa “made in Italy” nel mondo dei prosciutti? Oggi è sufficiente che un maiale straniero venga lavorato in Italia per prendere la nostra “cittadinanza”. Un’italianità solo apparente nei prodotti lavorati mentre l’origine della carne è spesso straniera. Nell’inchiesta emerge che la tracciabilità per le carni di maiale lavorate oggi non è prevista e il vero prodotto italiano rischia sempre più di scomparire sotto i colpi della concorrenza straniera e i trucchi degli allevatori nostrani. 

I contenuti come sempre verranno pubblicati sul sitowww.report.rai.it; ricordiamo anche la diretta Twitter sulle inchieste, durante la messa in onda del programma, oltre ai commenti in diretta sulla pagina Facebook.

 
L’appuntamento è per domenica 17 maggio su Rai3 dalle 21.45 e, tutti i giorni, sul nostro sito www.report.rai.it e sui nostri profili socialfacebook.com/reportrai3 e twitter.com/reportrai3  


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