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Assicurazione infortuni per i cococo Lorusso: “Cosi si tutelano i più deboli”

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Il comitato amministratore della gestione separata dell’Inpgi ha approvato, all’unanimità, un provvedimento che punta a garantire anche ai giornalisti titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa la copertura assicurativa per gli infortuni professionali.

“L’estensione della copertura assicurativa per infortuni professionali anche ai giornalisti titolari di contratti di collaborazione continuata e continuativa rappresenta un importante passo in avanti verso la creazione di un welfare della categoria esteso ed inclusivo”.
Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.
“La delibera del Comitato amministratore della gestione previdenziale separata dell’Inpgi – osserva Lorusso – dà piena attuazione all’accordo contrattuale del giugno 2014, assicurando un’adeguata copertura assicurativa antinfortunistica presso la gestione separata dell’Istituto. Si tratta di una novità rilevante perché viene data attuazione alla volontà del sindacato dei giornalisti di prevedere adeguati strumenti di tutela anche per coloro che sono fuori dal perimetro del lavoro dipendente. Questa volontà, diventata un punto fermo del contratto di lavoro sottoscritto a giugno 2014, è stata pienamente fatta propria dall’Inpgi, al quale va il ringraziamento del sindacato dei giornalisti. Con la delibera approvata l’altro giorno, vengono poste le basi per la creazione di un sistema di servizi, garanzie e tutele per i colleghi non lavoratori dipendenti. Prevedere l’assicurazione infortuni per tutti coloro che hanno redditi da cococo di almeno tremila euro lordi l’anno significa estendere questa forma di tutela a una platea ampia di giornalisti. Si tratta di una strada che la Fnsi intende percorrere anche con la Casagit e con il Fondo di previdenza complementare, facilitando l’accesso alle prestazioni da parte dei giornalisti titolari di rapporti di lavoro parasubordinato o lavoratori autonomi”.
“In questo senso – prosegue il segretario generale – lo schema di riforma dello Statuto del Fondo di previdenza complementare, recependo l’accordo contrattuale, prevede la possibilità di iscrizione per i giornalisti titolari di rapporti di cococo. Ferme restando le politiche di inclusione contrattuale, da cui il confronto con gli editori non potrà prescindere, il rafforzamento del welfare per la parte più debole della categoria continuerà ad essere uno dei tratti distintivi dell’azione della Fnsi”.
“Un modo – conclude Lorusso – di essere vicini con i fatti ai colleghi non contrattualizzati”.

Ecco il comunicato stampa dell’Inpgi che annuncia la novità.
“Il Comitato amministratore della Gestione separata dell’Inpgi, nella sua riunione di ieri, ha deliberato – recependo l’accordo siglato tra Fieg e Fnsi il 19 giugno 2014 – l’estensione, ai giornalisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con compenso annuo non inferiore a 3000 euro, della copertura assicurativa per infortuni professionali, in misura analoga a quella prevista per i giornalisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato”.
“La Direzione centrale rischi dell’Inail, appositamente consultata – recita il comunicato stampa di via Nizza – aveva confermato l’esclusione del personale giornalistico, ancorché titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, dall’obbligo assicurativo antinfortunistico nei confronti dell’Inail, anche se l’attività giornalistica – implicando l’utilizzo di personal computer, video terminali, conduzione di veicoli, ecc. – rientra tra quelle attività che, se svolte da altri soggetti, comporterebbero l’obbligo assicurativo Inail contro gli infortuni di cui al D.P.R. 30/06/1965 n. 1124 ed all’art. 1 del Dlgs 23/02/2000 n. 38”.
“Poiché – prosegue la nota – il personale giornalistico titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa risultava, quindi, privo di assicurazione contro gli infortuni professionali, si è reputato opportuno fornire ai giornalisti titolari di un rapporto di co.co.co. una adeguata copertura assicurativa antinfortunistica presso la gestione separata l’Inpgi”.
Il provvedimento prevede che il trattamento in caso di infortunio corrisposto dall’Istituto ai collaboratori fissi di cui all’art. 2 del Cnlg venga esteso anche ai collaboratori (co.co.co. e/o co.co.pro) iscritti presso la gestione separata Inpgi con un compenso annuo non inferiore a 3.000 euro. Il premio assicurativo è determinato in misura fissa, pari a 6,00 euro mensili, per ogni collaboratore ed è posto esclusivamente a carico del committente.
“La delibera che prevede questa nuova garanzia per gli iscritti alla Gestione separata dell’Ente – precisa infine l’Inpgi – sarà a breve trasmessa ai ministeri vigilanti e potrà produrre i suoi effetti solo dopo la prescritta approvazione di legge”.

La notizia era stata anticipata già ieri sul web, suscitando l’interesse delle colleghe e colleghi. “Una copertura – scrive sul suo blog Massimo Marciano, membro del Cda dell’ente e dello stesso comitato amministratore – finanziata con un premio corrisposto a carico del committente mensilmente, per tutta la durata del rapporto di lavoro, anche nel caso in cui l’erogazione del compenso al collaboratore abbia una cadenza diversa dal mese”.
Il provvedimento recepisce l’articolo 7 dell’accordo sul lavoro autonomo (qui il testo dell’accordo) sottoscritto il 24 giugno 2014 dalla Federazione nazionale della stampa italiana e dalla Federazione italiana editori giornali nel quale è previsto che ai giornalisti non dipendenti che percepiscano un compenso annuo non inferiore a 3000 euro venga garantita la copertura assicurativa in misura analoga a quella prevista per i giornalisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato.
Lo stesso accordo prevede che i trattamenti vengano corrisposti dall’Inpgi agli iscritti alla gestione separata dell’ente e vincola le azienda a versare un contributo mensile per ogni giornalista assicurato con modalità analoghe a quelle previste per le assicurazioni sociali obbligatorie.
Dopo la firma dell’accordo con la Fnsi, la Fieg ha provveduto a consultare la direzione centrale rischi dell’Inail, la quale ha confermato la esclusione della sua competenza in materia, in ragione della natura totalmente sostitutiva del regime assicurativo generale che ha l’Inpgi. Secondo il provvedimento, l’assicurazione verrà pagata a partire dal mese successivo alla data di approvazione della delibera dell’Inpgi 2 da parte dei ministeri vigilanti.
“Prenderà di conseguenza vita – scrive ancora Marciano – qualora arrivi come auspicabile la definitiva ratifica da parte dei ministeri vigilanti, ai quali spetta l’ultima parola in materia, uno degli strumenti di tutela dei lavoratori non dipendenti che da molto tempo i consiglieri della gestione separata Inpgi eletti in rappresentanza dei giornalisti hanno più volte reclamato come urgenti e necessari”.

Da fnsi.it


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