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Sbarchi, “l’accoglienza è inadeguata, minori trasferiti per ultimi”

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Dall’inizio dell’anno sono 2.258 i minori sbarcati, 1530 dei quali non accompagnati. La denuncia di Save the Children: “Restano nei centri per settimane, perché per loro non si trovano posti”. Ritardi anche nell’attivazione delle nuove strutture, individuate dal ministero

ROMA – “E’ una situazione paradossale, gli adulti vengono trasferiti mentre i minori no. E restano in queste strutture del tutto inadeguate per settimane o mesi. A Lampedusa ce ne sono alcuni che sono lì dall’inizio dell’anno”. A denunciare la condizione critica di alcuni dei minori non accompagnati sbarcati sulle nostre coste è Michele Prosperi, portavoce di Save the Children, che in questi giorni è in Sicilia per monitorare la situazione degli arrivi. Con l’ultimo sbarco di ieri a Taranto, secondo i dati dell’organizzazione, sono in tutto 25.837 i migranti arrivati in Italia dall’inizio dell’anno, di questi 2.258 sono minori, 1530 quelli non accompagnati.

Le condizioni dell’accoglienza per i minori sono inadeguate – spiega Prosperi -. In particolare per i non accompagnati c’è una grossa difficoltà ad individuare posti nelle comunità. E il paradosso è che vengono prima trasferiti gli adulti, e loro trovano accoglienza per ultimi”. Il problema secondo il portavoce di Save the Children è dovuto ai ritardi nell’attivazione delle nuove strutture identificate dal ministero, che per ora sono ancora parzialmente utilizzate. “L’altro problema – aggiunge – è che molte comunità per minori non mettono a disposizione i posti per paura di non avere poi la copertura finanziaria. Insomma, i posti in teoria ci sarebbero ma è difficile attivarli. I minori non accompagnanti hanno bisogno di un’accoglienza che rispetti alcuni standard precisi e per questo per loro si creano le maggiori difficoltà. Speriamo che vengano attivati in fretta i nuovi posti annunciati dal ministero dell’Interno. Per ora la situazione è molto critica”. (ec)

Da redattoresociale.it


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