Al Dipartimento Affari Penali
Abbiamo saputo che il detenuto Antonio Frasca – uno degli attori del film dei fratelli Taviani pluripremiato “Cesare deve morire” – è in procinto di essere trasferito in un altro istituto penitenziario, per motivi di “sfollamento”.
Questo trasferimento interromperebbe il suo percorso di riscatto umano e di recupero civile, che l’impegno artistico ha notevolmente favorito, in perfetta sintonia con il dettato costituzionale, che prevede la rieducazione del condannato.
Un’esperienza talmente significativa, che la nostra Associazione ha voluto valorizzare donando una targa marmorea in memoria di questa vicenda, che è fissata davanti l’ingresso del teatro interno ed è stata scoperta alla presenza dei fratelli Taviani.
Pertanto, chiediamo che il trasferimento dell’attore detenuto Antonio Frasca sia riconsiderato, così come quelli di altri detenuti, impegnati in percorsi artistici, universitari e di apprendistato.
Siamo certi che la sensibilità che ha permesso queste importanti innovazioni di pedagogia teatrale non verrà meno verso la nostra richiesta, che viene sostenuta da molti cittadini.
Perché sapere che uomini detenuti stanno guarendo dal loro passato criminale grazie all’arte è un dono di dignità per tutti.
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