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“La legge bavaglio spagnola indebolisce il diritto di espressione dei cittadini”

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“È chiaro che l’intenzione della legge sia costringere al silenzio i cittadini spagnoli ed evitare le loro proteste per la legge d’austerità proposta dalla troika”. Intervistato da Articolo21 Dardo Gomez, presidente del sindacatos de Periodistas (Fesp), dopo essere stato fondatore e presidente per 16 anni del sindacato de Periodistas de Cataluna fa il punto sulla Ley Mortaza.

Qual è il punto che maggiormente vi preoccupa?
L’intera legge è uno sproposito perché indebolisce i diritti di associazione ed espressione dei cittadini, penalizzando severamente le eventuali infrazioni. In riferimento ai giornalisti, è molto grave che si proibisca di fotografare o filmare la polizia durante gli interventi alle manifestazioni. La legge trova completamento nella cosiddetta legge “antiterrorista”, per la quale, la semplice consultazione del sito web di un’organizzazione di questo tipo, è sufficiente affinché un giornalista possa destare sospetti ed essere interrogato dalla polizia.

Come pensate di contrastare gli effetti delle legge?
Insieme a tutte le altre organizzazioni, stiamo preparando alcuni documenti per chiedere l’incostituzionalità di queste leggi che dovrebbero entrare in vigore il primo luglio; abbiamo inoltre chiesto ai nostri avvocati di prepararsi a difendere i nostri affiliati qualora dovessero essere denunciati.

Perché è stato scelto l’ologramma come simbolo?
È chiaro che l’intenzione della legge sia costringere al silenzio i cittadini spagnoli ed evitare le loro proteste per la legge d’austerità proposta dalla troika e che il governo spagnolo ha applicato condannando alla povertà milioni di spagnoli.

Leggi simili sono in discussione anche in Francia e in Italia, non sarebbe il caso di coordinare gli sforzi e di promuovere una grande iniziativa europea?
Siamo totalmente d’accordo; i sindacati dei giornalisti attraverso la FEP e la FIP stanno lavorando in questa direzione. È chiaro che la Spagna sia solo un esempio di politica repressiva destinata ad imbavagliare tutti gli altri stati.

Quale sarà il vostro prossimo impegno?
Stiamo organizzando giornate di dibattito e denuncia insieme a tutti gli organi di difesa dei diritti umani. Per il momento abbiamo raggiunto un compromesso con tutti i partiti opposti al Partito Popolare, per derogare nell’immediato la legge in modo tale che il partito perda la maggioranza assoluta alle prossime elezioni.


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