L’italiano medio non s’intende di politica. Ed è orgoglioso di questa ignoranza. Questo atteggiamento di fraintesa contrapposizione – estraneità pulita contro politica sporca – è il grande problema nazionale. Perché la partecipazione informata è il principale contrappeso al potere.
Le vicende dell’Italicum dimostrano in modo allarmante questo deficit di consapevolezza democratica, visto che solo un italiano su tre sa che cosa sia questa legge elettorale e le sue conseguenze nefaste sulla concentrazione del potere.
Il rischio è enorme, perché quando non ci sono le nozioni, contano solo le emozioni. Verso chi “non se ne intende di politica” fa più breccia uno slogan, che un ragionamento. Renzi lo sa. E come Berlusconi prima di lui, parla per frasi fatte fino al disprezzo per l’intelligenza del destinatario.
Dobbiamo reagire a questa arroganza manifestando la nostra resistenza all’accentramento di potere (premio di maggioranza ad un unico partito) e allo svilimento del Parlamento (Senato club di immunità per regionali in trasferta a Roma). C’è una petizione per “Arrestare l’Italicum” di tutte le associazioni che hanno a cuore la Costituzione ( link anche su
www.libertaegiustizia.it). Firmiamola.
Perché la sovranità ceduta democraticamente, deve essere riconquistata cruentemente.
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