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Il vertice UE sul Mediterraneo tra luci e ombre. Renzi propone, ma aspre critiche giungono da Chiese e dall’ONU

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In attesa del vertice straordinario sul Mediterraneo “tomba di migranti”, di giovedì a Bruxelles, del Consiglio europeo dei capi di stato e di governo dei 28 paesi della UE, il premier Matteo Renzi ha visto l’approvazione di Camera e Senato della sua relazione sullo stato delle cose, dopo le centinaia di vittime annegate al largo delle coste libiche. Quanto ha detto mercoledì prima alla Camera e poi al Senato era stato anticipato da un suo intervento sul quotidiano americano New York Times. La questione della lotta al traffico e ai trafficanti di esseri umani, come primo dovere “di ciascuno”, è rimbalzata su tutta la stampa internazionale. In particolare, nel testo di Renzi scritto in inglese per il New York Times, si legge che “le navi” dei trafficanti “rappresentano solo il punto finale di un massiccio flusso migratorio illegale guidato da brutali reti criminali organizzate”. Cosa fare, dunque? Il premier, dopo aver analizzato e sostenuto il contributo alla salvezza di migliaia di donne e uomini con le operazioni di Mare Nostrum, ha sostanzialmente bocciato l’attuale operazione Triton gestito da Frontex. E ha fatto appello a tutti i leader europei “ad allocare le giuste risorse”, perché è inadeguato il finanziamento di appena 40 milioni di euro, “su un budget di 145 miliardi di euro”, per affrontare situazioni di salvataggio e di controllo poliziesco del Mediterraneo. Le ricette che Renzi ha consegnato alla comunità internazionale, e ribadite dinanzi ai parlamentari italiani sono dunque racchiuse in tre punti sostanziali, oltre all’apertura di una vera e propria guerra contro i trafficanti: 1. “Le attuali operazioni marittime dell’Unione Europea devono essere rafforzate raddoppiando risorse e mezzi. Dobbiamo estendere il nostro raggio d’azione oltre la sorveglianza poliziesca e il controllo costiero ad un ampio raggio di compiti che ci consentano di effettuare un mandato più efficace”. 2 “Le operazioni navali dell’Unione Europea nel Corno d’Africa hanno combattuto con successo la pirateria – e un’analoga iniziativa dev’essere sviluppata per combattere efficacemente i trafficanti nel Mediterraneo. I trafficanti sono gli schiavisti del XXI secolo”. 3. “Abbiamo bisogno di mezzi e di altri fondi per il coordinamento efficace tra gli stati membri e le agenzie per rispondere ai richiedenti asilo, separando quelli in stato di bisogno dai migranti irregolari. Abbiamo bisogno di polizia internazionale sul terreno in Africa che affrontino direttamente le migrazioni”. Sul piano geopolitico, Renzi auspica che le economie avanzate e più ricche investano in Africa, perché il futuro dell’Africa “colpisce anche il nostro”.

Fin qui le posizioni che Renzi ha esposto mercoledì alla comunità internazionale e al Parlamento italiano, e che verosimilmente metterà sul tavolo del negoziato con gli altri 27 capi di stato e di governo della UE. Quali sono state le reazioni? L’agenzia della Conferenza episcopale italiana per le migrazioni, Migrantes, ha sonoramente bocciato il piano in dieci punti presentato lunedì a Lussemburgo, definendolo il parto disumano di tecnocrati comodamente seduti sulle loro poltrone. Il quotidiano inglese The Guardian pubblica in esclusiva la bozza del documento della UE in cui si rammenta che solo a 5.000 (cinquemila!) profughi sarà concesso di impiantarsi stabilmente in Europa, e che almeno 150.000 saranno rimpatriati. Secondo il Guardian, il testo della bozza scrive: “la nostra priorità immediata è di evitare che molta gente muoia in mare. Abbiamo perciò deciso di rafforzare la nostra presenza in mare, per combattere i trafficanti, per prevenire flussi migratori illegali e per rafforzare la solidarietà interna”, e aggiunge che i leader UE intendono sostenere tutti gli sforzi per ristabilire l’autorità di governo in Libia e per affrontare i fattori “che spingono” verso il mare, a partire dalla crisi siriana. Il Guardian riporta anche che il documento riporta quella che è considerata l’impotenza della UE: le misure che saranno prese giovedì, secondo il quotidiano, risponderanno a stento, scarsamente, a queste ambizioni. E chiude ricordando che molti leader europei, a partire dai britannici Cameron e Clegg, si sono ormai convinti che il passaggio da Mare Nostrum all’operazione Triton della Frontex non ha funzionato, e probabilmente proporranno un ritorno al passato, delle operazioni di salvataggio e di controllo. Anche l’autorevole quotidiano francese le Monde si spinge a commentare l’incontro della UE di giovedì in termini non positivi, stigmatizzando la scelta di ammettere solo 5.000 profughi (senza sapere come distinguerli) sulle centinaia di migliaia di richiedenti. Le Monde riporta le durissime critiche delle Chiese cristiane europee e delle Organizzazioni per i diritti umani, in particolare l’Agenzia dell’Onu, che accusa  direttamente l’Unione Europea di cinismo. Secondo l’Agenzia Onu per i diritti umani è stata l’ignavia cinica delle autorità europee ad aver facilitato le tante morti nel Mediterraneo. Vedremo cosa accadrà giovedì e come risponderà la UE alle critiche.

Pino Salerno

Da jobsnews.it


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