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Guardia di Finanza, quel rapporto che impressiona

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Tutti gli elementi che si accumulano sul nostro tavolo in questi giorni in cui i corpi repressivi dello Stato presentano all’attuale governo che cosa è successo nel proprio campo nell’anno 2014 concorrono a confermare una diagnosi che anche le Camere hanno dovuto riconoscere nelle scorse settimane: il livello della corruzione nel nostro Paese è così alto da porla ai primi posti in Europa come nelle Americhe e per la penetrabilità da parte delle associazioni mafiose italiane ed entrate prima o poi nella penisola.

E a leggere il Rapporto 2014 della Guardia di Finanza si ha una sinistra conferma di una situazione nella quale per gli strumenti adoperati e per le difficoltà di azione le cose non tendono a migliorare da un anno all’altro.  Ci sono stati nello scorso anno frodi ai finanziamenti pubblici e al welfare collettivo  per circa un miliardo  e mezzo di euro, danni dell’erario nazionale per due miliardi e seicento milioni di euro, un miliardo e due cento milioni di beni sequestrati per reati tributari.

La Guardia di Finanza ha individuato oltre tremila sette cento responsabili di reati contro la pubblica amministrazione e ha portato alla luce un miliardo e ottocento milioni di appalti pubblici assegnati in modo irregolare che è una somma altissima se si considera che il valore complessivo degli affidamenti controllati ammonta a quattro miliardi e seicento milioni.

In pratica oltre un terzo degli affidamenti controllati è passato attraverso canali illeciti. E viene da pensare di necessità ai casi ultimi messi in luce dalle inchieste della magistratura dal “sistema” delle grandi opere con il superburocrate preso con le mani nel sacco Ercole Incalza, all’accordo delle forze politiche di solito contrapposte dell’EXPO di Milano ai maneggi operati nelle gare del MOSE di Venezia.

Sul  fronte dell’evasione fiscale nell’anno che ha fatto registrare un record- 14 miliardi e duecento milioni di euro- nei proventi dalla lotta al secolare fenomeno, i finanzieri hanno scoperto 17.801 reati tributari e denunciato 13.062 persone di cui 146 sono state arrestate. Quasi ottomila sono risultati evasori totali e tredicimila i responsabili di reati fiscali che sono stati individuati nelle indagini. I casi accertati di frodi dell’IVA sono stati oltre duemilacinquecento. Sempre nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale, gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto undicimila novecento trentasei lavoratori in nero e tredicimila lavoratori irregolari .

I datori di lavoro scoperti e denunciato per aver utilizzato manodopera irregolare o illecita mente reclutata sono alcune migliaia. Sul fronte degli appalti pubblici sono stati controllati affidamenti per un valore di quattro miliardi e seicento milioni di euro e le denunce per irregolarità sono state 933. Per contrastare il gioco illegale sono stati eseguiti quasi diecimila controlli con irregolarità riscontrate nel 33%  dei casi.

Tra sequestri e confische sono stati poi sottratti alla criminalità ben quattro miliardi di euro. In più sono stati controllati centoventi nove tonnellate di stupefacenti e duecento tonnellate di sigarette di contrabbando e arrestati 389 trafficanti di esseri umani (altro settore, a quanto pare, in crescita tra gli illeciti criminali sul pianeta!). Oggetto di sequestro sono stati anche duecentonovanta milioni di prodotti contraffatti o pericolosi, millequattrocento tonnellate e oltre cinquecentomila litri di generi agroalimentari.


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