Ecatombe nel Mediterraneo, il dolore del Papa: “Uomini e donne che cercavano la felicità”

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Di Luigi Sambucini

Emozione per quanto accaduto è stata espressa all’udienza generale di Piazza San Pietro da Papa Francesco. Parole, le sue, che sono un appello alla coscienza della Comunità internazionale. “Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre, cercano una vita migliore, cercavano la felicità, vi invito a pregare in silenzio prima e poi tutti insieme per questi fratelli e sorelle”. Anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, segue con allarme la vicenda del naufragio e si è sentito più volte con il Premier Renzi. Vista la gravità della situazione, il Presidente del Consiglio, ha convocato a Palazzo Chigi un vertice straordinario alle 17 con i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti, delle infrastrutture Graziano Delrio e il sottosegretario ai Servizi Marco Minniti, che ha la delega sui Servizi Segreti . Tornando alla cronaca della tragedia del Canale di Sicilia, potrebbe essere il naufragio più grave nella recente storia del Mediterranep, con oltre 500 vittime. Un motopeschereccio, con a bordo centinaia di migranti si è capovolto al largo delle coste libiche. Secondo le prime testimonianze raccolte dai soccorritori che sono riusciti ad arrivare nello specchio di mare del disastro, a bordo dell’imbarcazione ci sarebbero stati oltre 700 migranti. I primi soccorsi sono stati portati da un mercantile, il King Jacob, che avrebbe recuperato 28 superstiti. Probabilmente la tragedia è stata causata proprio dall’arrivo della grossa nave commerciale. Molti dei migranti a bordo del peschereccio si sarebbero spostate su di un lato, determinando il capovolgimento dell’imbarcazione che li trasportava. Fonti delle Capitanerie di porto hanno confermato le testimonianze raccolte, ovvero la presenza a bordo del peschereccio di oltre 700 persone. Sul posto sono state fatte affluire tutte le imbarcazioni presenti in quel tratto di mare. L’operazione di soccorso viene coordinata dalla Guardia Costiera. Sul posto unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex. Il Comando delle Capitanerie di Porto ha per ora confermato il recupero dei corpi senza vita di 24 persone.

Da jobsnews.it

 


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