Da anni, è sempre meno il Parlamento a farsi carico delle domande dei cittadini e sempre più la Magistratura. La pessima legge elettorale del Porcellum non è stata revocata dalla politica, ma dalla Corte Costituzionale, attivata da un semplice avvocato – Aldo Bozzi – che l’ha impugnata e da un giudice che ha ritenuto fondata la questione. Anche la recente clamorosa sentenza sulle torture di Genova è venuta dalla magistratura (europea) a cui si era rivolto il semplice cittadino Arnaldo Cestaro, visto che il Parlamento da anni tiene bloccata la norma che dovrebbe istituire il reato di tortura.
Ancora più eclatante – in questo senso – è la crescente domanda sociale di tolleranza zero nei confronti della corruzione. La politica concede una legge controvoglia e dopo anni, annacquata dal divieto di usare la potentissima arma delle intercettazioni contro i corrotti delle milioni aziende non quotate in borsa. Così i cittadini vedono nell’Anticorruzione di Cantone (ex magistrato) l’unica istituzione in grado di rappresentare realmente il bisogno di onestà.
I politici si sono accorti di questa “migrazione di rappresentanza” e infatti hanno velocemente reagito contro i giudici. Solo così si spiega la rapida approvazione del provvedimento intimidatorio che estende la responsabilità civile dei magistrati oltre le previsioni fisiologiche che erano già in vigore.
Insomma, bloccata la politica, si sta affermando l’idea che il deficit di rappresentanza non ha bisogno di nuovi partiti, ma di nuovi ricorsi.
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