2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Intervista a Giovanni Anversa

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“Charlie, mio migliore amico”. Era l’esclamazione che Raymond Babbitt (Dustin Hoffman) rivolgeva al fratello Charlie Babbitt (Tom Cruise), da cui era stato separato, nello storico film “Rain Man”. Raymond era nel film un uomo affetto da autismo ma dotato anche di un’incredibile memoria e capacità di calcolo.
Il fenomeno dell’autismo è documentato in libri, film, canzoni ma solo negli ultimi anni se ne è cominciato a parlare con maggiore assiduità. L’Onu, da sette anni, ha ufficializzato il 2 aprile come Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo.
Per l’occasione la Rai scende in campo dando ampio spazio alla sensibilizzazione sull’evento anche attraverso uno spot dedicato. Sarà poi la terza rete in prima e seconda serata, ad occuparsi del tema. Si comincerà con il film “Pulce non c’è”, in prima visione televisiva, del regista Giuseppe Bonito con Pippo Delbono, Marina Massironi, Piera Degli Esposti. Al centro della storia, raccontata dalla tredicenne Giovanna, c’è la sorellina Margherita, che in famiglia chiamano “Pulce”, la quotidianità dell’autismo e la solitudine nella quale troppo spesso si vengono a trovare le famiglie.

A seguire un dibattito in studio, condotto da Giovanni Anversa, nel quale si incroceranno storie ed esperienze per raccontare cos’è l’autismo ma soprattutto per prendere coscienza di come sia indispensabile che tutti facciano la loro parte per non escludere e per migliorare le condizioni di vita delle persone. “Faremo vedere – spiega Anversa – che più la diagnosi è precoce e più è possibile migliorare la qualità della vita dei soggetti autistici e delle loro famiglie attraverso formule molto particolari legate alla socialità. Parleremo ad esempio di una squadra di rugby di ragazzi autistici o delle iniziative legate all’ inserimento lavorativo. Fino a un po’ di tempo fa l’autismo sembrava qualcosa di misterioso e indecifrabile. Ora invece si sta capendo che se tutti i soggetti che gravitano intorno a questo fenomeno concorrono assieme – famiglie, medici, educatori e la società civile – si può rendere l’autismo gestibile, ed evitare che produca ulteriore isolamento”.

Per l’occasione in molte città d’Italia si organizzeranno eventi e i rispettivi monumenti si illumineranno di blu. Per questo nel corso della serata televisiva di Rai3 si apriranno finestre in diretta da Roma con Montecitorio, con la Sala Sinopoli all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con il Maxxi ma anche in altre città con la Basilica di San Francesco di Assisi, la Fontana del Nettuno di Bologna, il Teatro Politeama di Palermo, con la Mole Antonelliana di Torino, dove artisti e famiglie romperanno il silenzio intorno alla malattia. “Oggi – sottolinea Anversa – le famiglie si sentono meno sole perché sulla materia si stanno accumulando conoscenze e si sta facendo ricerca. Avremo in studio due giovani ricercatori che spiegheranno come si sta affrontando il problema, ad esempio introducendo diagnosi addirittura sui neonati”. “Faremo una serata – conclude Anversa- in cui cercheremo di essere semplici ma non di semplificare”.

Fonte: Radiocorriere Tv


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