Brutti tempi per la legalità. De Luca corre e vince le primarie del PD in Campania, ma andrà a sbattere contro il muro della sospensione della carica, perché già condannato in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione. Niente paura, si troverà il modo – una leggina ad personam – per risolvere la questione. Perché anche a sinistra ha attecchito il ragionamento che se sei “unto” da molti voti, non puoi essere bloccato dalla legge.
Sul fronte del falso in bilancio – placenta di tutti i fondi neri per la corruzione – si torna ad abbassare la pena massima fino ai 5 anni, limite che impedisce le intercettazioni giudiziarie, per creare un microclima ombroso ai corrotti.
In entrambi i casi, il PD, non reagisce. Ma, anzi, “nazareneggia”.
La legalità non è più un valore del maggior partito della sinistra, che somiglia sempre più agli scaltri socialisti di Craxi.
E così l’onestà è in minoranza in Parlamento.
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