BOLOGNA – Spero che le norme contenute nella proposta di legge sulla corruzione arrivata nell’Aula del Senato “non vengano annacquate per renderle assolutamente non efficaci”.
È l’auspicio che ha fatto il presidente del Senato, Pietro Grasso, dal corteo della Giornata della memoria e l’impegno per le vittime di mafie organizzato a Bologna da Libera. “Io come presidente del Senato – ha spiegato Grasso – ho fatto di tutto e penso di aver raggiunto un primo passo che è importante: avere portato in Aula un tema come quello della corruzione, ma non solo, anche il falso in bilancio, l’evasione fiscale che da due anni ancora non riusciva a trovare questo spazio”. Quindi, “io ho piantato una bandierina, cercheremo di andare avanti – ha aggiunto – e cercheremo anche che queste norme non vengano poi annacquate per renderle assolutamente non efficaci””. Ma “”questo non è compito mio, perché come presidente del Senato posso solo dirigere i lavori”.
A chi gli ricordava la richiesta fatta dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti di fare leggi sull’anticorruzione che non fossero “”monche”, il presidente Pietro Grasso ha precisato: “Io rispondo al disegno di legge che ho presentato all’inizio della legislatura, quello è il mio modo di vedere come affrontare questi problemi”. Purtroppo “la valutazione complessiva – secondo il presidente del Senato – si potrà fare alla fine dell’iter parlamentare, quando la legge sarà definitivamente approvata””.Il presidente di Libera ha chiesto anche di non scendere a compromessi: “Sì – ha risposto la seconda carica dello Stato –
ma, ripeto, deve essere una volontà politica di tutti i parlamentari”.
Da dazebao.it