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Francia: l’elettorato moderato ha scelto il più “rassicurante” Sarkozy

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Tutti si aspettavano, per le elezioni dipartimentali francesi, l’effetto Le Pen. E effetto c’e’ stato, ma paradossalmente all’incontrario. I sondaggi della vigilia che davano unanimi il Fronte Nazionale primo partito di Francia con il 30 per cento non solo si sono rivelati infondati ma hanno avuto l’effetto di spaventare l’elettorato moderato francese che si’ spostato sul piu’ “rassicurante” Ump, il partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy. Certo Sarkozy ha favorito questo travaso di voti. Da una parte ha “rubato”molti temi elettorali alla Le Pen: sicurezza e paura dell’emigrazione innanzitutto pur difendendo l’idea dell’europa e limitandosi allo slogan”rivedere Schengen”, (non cancellarlo come invoca ogni giorno il fronte nazionale). Dall’altra e’ riuscito a federare tutti i moderati, in particolare alleandosi con i centristi dell’Udi. Tutto questo e’ stato possibile chiudendo qualsiasi dialogo con i vertici del fronte nazionale e aprendosi invece alle istanze dei loro elettori. Tatttica vincente che ha convogliato sulla destra moderata anche i voti degli elettori socialisti scontenti o delusi ma non al punto da votare per il fronte nazionale.
E i socialisti? il premier Valls si consola facendo notare che “l’estrema destra non e’, come poteva sembrare, il primo partito di Francia”. In piu’ c’e’ da dire che il Ps e’ calato ma non crollato. Ma l’erosione dei consensi continua inesorabile. E cresce dentro il partito la fronda di chi usa il vecchio motto:”rinnovarsi o perire”.

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