“Nella scuola costruita con l’amianto è vietato correre e sbattere la porta: così all’istituto tecnico Leonardo Da Vinci, il preside pone precisi divieti, mentre invece le istituzioni sono cieche, mute e sorde. Evitare di correre, di chiudere con forza finestre e porte, di graffiare o forare le pareti nell’istituto tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze: l’ONA denuncia i fatti alla procura della Repubblica di Firenze e chiede giustizia”. Lo scrive l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto in una nota.
“Questo stato di cose infatti non è condiviso dal Comitato delle Mamme degli scolari esposti all’amianto aderenti all’ONA Onlus, che con la Sig.ra Antonella Franchi, assistita dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Avv. Saverio Rossi hanno esposto i fatti alla procura della Repubblica di Firenze, e chiesto che siano adottate tutte le necessarie misure di cautela e di giustizia. L’amianto è infatti un cancerogeno completo e purtroppo in Italia sono 2400 le scuole con presenza di amianto, e ancora a tutt’oggi si sono rivelate vane le promesse del Premier Renzi, che peraltro aveva proprio in casa sua l’esempio più enigmatico e paradigmatico di questa vicenda dell’amianto nel nostro Paese: 6mila morti ogni anno, di cui più di 1500 per il solo mesotelioma, questo è il bollettino di una guerra non dichiarata, di un genocidio nascosto e silenzioso.
Nei prossimi giorni, il collegio difensivo formato dall’Avv. Ezio Bonanni, e dell’Avv. Saverio Rossi del Foro di Firenze, continuerà le indagini difensive, anche per avere eventuali riscontri epidemiologici circa i casi di patologie asbesto correlate tra coloro che hanno studiato presso l’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze. L’associazione ONA annuncia la costituzione di parte civile in un eventuale procedimento. Si rivolge ancora una volta l’appello pubblico al Premier Renzi affinché passi dalle parole ai fatti ed inizi magari da quella Firenze che ha amministrato per molti anni prima come Presidente della Provincia e poi come Sindaco della città con diretta competenza proprio su questa scuola”.