Di Alessandro Cardulli
Alla sede della Fiom nazionale arrivano di continuo notizie sulla partecipazione alla manifestazione di sabato. Crescono le adesioni già moltissime. Arrivano dalle fabbriche non solo quelle delle tute blu, dai territori, dalle Camera del Lavoro e dai Regionali della Cgil, dai sindacati di altre categorie, in testa bancari in lotta per il contratto e lavoratori della scuola alle prese con un disegno di legge del governo che umilia insegnanti, personale amministrativo, lascia a casa i precari cui aveva promesso l’assunzione. A poche ore dal corteo e della conclusione a Piazza del Popolo, i dati di partecipazione “prenotata”, pullman, treni, aerei, traghetti, resi noti in conferenza stampa di qualche giorno fa, sono superati. I pullman saranno più dei trecento annunciati, la delegazione degli studenti molto folta. In tanti arriveranno con mezzi propri specie dalle regioni più vicine. Da Roma e da tutto il Lazio saranno migliaia.
Diritti, lavoro, democrazia, giustizia sociale, legalità, reddito, Europa
“Unions!” è la parola che tiene insieme il mondo di chi il lavoro ce l’ha, ma sta perdendo i diritti e di chi non ce l’ha, dei giovani in particolare. “Unions!” parla appunto di diritti, lavoro, democrazia, giustizia sociale, legalità, reddito, Europa, le rivendicazioni sulle quali oggi la Fiom fa ripartire la mobilitazione che portò allo sciopero generale promosso da Cgil e Uil, alla grande manifestazione della Cgil. Mobiltazione che il Direttivo della Cgil ha rilanciato. La presenza di Susanna Camusso, segretario della Confederazione di Corso d’Italia alla manifestazione è il segno che una cosa è il dibattito, le polemiche, aspre anche, di questi giorni, relative alla “coalizione sociale”, altro è lo stesso concetto di Confederalità, unità, bandiera della Cgil.
Apriranno il corteo i lavoratori di Fincantieri, “giungla d’appalto”
Previsioni sulla “piazza”? Dalla Fiom dicono solo che sarà una manifestazione forte, combattiva, il risultato sta già nei numeri delle “prenotazioni”. Basta fare un po’ di conti, dicono, ma si andrà molto oltre. I pullman cominceranno ad arrivare a metà mattina, dai parcheggi partiranno diversi cortei per raggiungere Piazza della repubblica da dove, alle 14, prenderà il via il corteo ufficiale. Lo aprirà una delegazione dei lavoratori di Fincantieri, impegnati nella difficile vertenza contrattuale in corso nei cantieri navali per dare risalto agli scioperi di questi giorni contro l’atteggiamento di un’azienda – a proprietà pubblica – che vorrebbe estendere il ricorso agli appalti scorporando le unità produttive, pretende di ridurre diritti e salari, allungare gli orari, aumentare i ritmi e la flessibilità e il controllo sui lavoratori. Fincantieri che, fra l’altro, vuole mettere i microchip negli scarponi dei lavoratori e chiede loro di lavorare mezz’ora di più a gratis, come si dice a Roma. Certo i microchip hanno fatto notizia ma sono solo una parte di un tutto di una vertenza molto dura. “Fincantieri, giungla d’appalto. Più diritti, salario e sicurezza nei cantieri navali”, sarà lo striscione che aprirà il corteo.
Maurizio Landini concluderà la manifestazione a Piazza del Popolo
La manifestazione si concluderà a Piazza del Popolo, con la colonna sonora del gruppo “Il muro del canto”. Ad oggi dal palco, a partire dalle ore 16, sono previsti, oltre a quello di un lavoratore Italcantieri, i seguenti interventi: Giuseppe De Marzo (Libera-campagna reddito), Domenico Maugeri, coltivatore diretto (Tavolo Verde), Maria Meddaoui, operaia (delegata Fiom alla Benincasa, Bologna), Armanda Garau, insegnante (Flc-Cgil), Giacomo Zolezzi, studente (Rete della conoscenza), Claudio Vittori, segretario generale Fisac-Cgil del Lazio, Giovanna Cavallo, movimento per la casa (Action), Gino Strada, fondatore di Emergency (in collegamento telefonico dalla Sierra Leone) e Stefano Rodotà. Concluderà Maurizio Landini, segretario generale Fiom Cgil.
Da jobsnews.it