L’organizzazione sarà presente a Milano con il Villaggio esperienziale per sensibilizzare il pubblico, che potrà immedesimarsi, attraverso installazioni interattive e sensoriali, nella vita dei bambini più poveri e in difficoltà e contribuire a cambiarla – Be the Change
Una reale occasione di cambiamento per il mondo intero nella lotta alla malnutrizione che ogni anno è concausa di morte per oltre 3 milioni di bambini con meno di 5 anni. Questo l’auspicio che Save the Children, l’organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e tutelarne i diritti, rivolge all’esposizione universale di Milano che aprirà i battenti a maggio.
“Il 2015 è un anno chiave in cui i Governi faranno un bilancio sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio, fissati nel 2000 per costruire un mondo più equo e solo parzialmente stati raggiunti, e fisseranno i “nuovi obiettivi sostenibili” che dovranno guidarci verso il traguardo di un mondo migliore, in cui venga sradicata la povertà e rimosse le disuguaglianze. Expo può e deve essere fare parte di questo processo, essere il punto di partenza di un processo volto ad assicurare il diritto universale al cibo, altrimenti sarebbe solo un’occasione sprecata. Per questa ragione Save the Children ha scelto di esserci e dare il proprio contributo in termini di sensibilizzazione.”, questo il commento di Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children, a latere della visita del premier Renzi al cantiere dell’esposizione universale a Milano.
800 metri quadri con un ampio spazio di verde è il Villaggio esperienziale, una struttura accogliente e in legno grezzo, che richiama i luoghi del mondo in cui l’Organizzazione è attiva con i suoi interventi.
Si presenterà così il padiglione di Save the Children ad Expo 2015, assegnato all’Organizzazione alla stregua dei paesi partecipanti, ma a titolo completamente gratuito.
Dal 1° maggio sarà aperto a piccoli e grandi, dalle 10.00 alle 18.30 (più alcune aperture serali fino alle 22.30).
Nel Villaggio di Save the Children, con l’aiuto di installazioni interattive ed esperienze sensoriali, i visitatori potranno conoscere più da vicino le dure condizioni di vita di tanti paesi e l’impatto devastante della malnutrizione, nel segno di una empatica identificazione con i bambini che l’Organizzazione è impegnata a sostenere direttamente in ogni parte del mondo.
“La nostra proposta ai visitatori è di immedesimarsi nelle drammatiche e inaccettabili condizioni in cui si ritrovano ancora troppi bambini e a trarne lo stimolo per contribuire a cambiare le loro vite. Subito! Ognuno di noi può essere motore di cambiamento, Be the Change è la chiamata all’azione che ricorrerà più volte all’interno del Villaggio”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale Italia di Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti.
Oltre 6 milioni di bambini sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno per cause evitabili, come un morbillo o una diarrea e per 3 milioni la principale concausa di morte è la malnutrizione, cioè la mancanza di nutrienti essenziali alla sopravvivenza e sviluppo.
“Save the Children vuole contribuire in modo decisivo ed Expo può essere una preziosa occasione per mobilitare quante più persone possibile intorno a questo cruciale obiettivo, affinché nessun bambino debba più morire per cause prevenibili o vivere un’esistenza senza futuro, sotto il ricatto della povertà e privo delle condizioni minime per una vita dignitosa e per svilupparsi adeguatamente”, spiega ancora il l Direttore Generale di Save the Children.
L’impegno per la nutrizione e salute di bambini e madri di Save the Children
Save the Children è impegnata con interventi di nutrizione e salute a favore di madri e bambini in oltre 40 paesi del mondo e nel 2009 ha lanciato la campagna Every One per il contrasto alla mortalità e malnutrizione infantile. Nel solo 2013 sono stati 14,4 milioni i bambini sotto i 5 anni raggiunti con programmi di nutrizione e 13,2 milioni quelli che hanno beneficiato, con le mamme, di interventi nell’ambito della salute.
“Expo richiamerà milioni di persone per riflettere sul ruolo del cibo e su come assicurare questo diritto a tutti”, sottolinea Valerio Neri. “Partecipare ad Expo è stata quindi una scelta coerente con i nostri interventi sul campo ed è nostra ferma intenzione fare di Expo un volano per rafforzare ulteriormente il nostro impegno nel contrasto alla malnutrizione e mortalità infantile, permettendoci di sensibilizzare e coinvolgere un numero ancora maggiore di persone, istituzioni, aziende”.
Gli ambienti del Villaggio
Il percorso del Villaggio si snoderà all’interno di 5 ambienti, intorno ai 3 temi della nutrizione, malnutrizione ed emergenza Attraverso installazioni interattive ed esperienze sensoriali il visitatore sarà invitato a sperimentare alcune situazioni di difficoltà vissute dai bambini coinvolti nei progetti di Save the Children e a contribuire a cambiare il loro destino.
All’inizio del percorso quindi ognuno potrà gemellarsi con uno di questi bambini (per esempio del Mozambico o della Siria) e assumerne l’“identità”. Successivamente si passerà nell’ambiente nutrizione dove ci si potrà confrontare più direttamente con la sua storia e le sue grandi difficoltà, grazie all’archivio delle storie. Nella stanza sulla malnutrizione,attraverso un percorso narrativo-fotografico (Storia a bivi) sarà richiesto al visitatore di fare delle scelte ed essere così il motore del cambiamento – be the change – nella vita del bambino con cui ci si è gemellati. Nell’ambiente delle emergenze sarà possibile comprendere meglio l’impatto di una catastrofe naturale o umanitaria nella vita di un bambino e cosa si possa fare per aiutarlo.
Il percorso all’interno del Villaggio si conclude con un video di “saluto” del bambino con cui ci si è gemellati al suo “compagno di viaggio” e con la possibilità di fare una donazione a sostegno dei progetti di Save the Children.
“Ci auguriamo che attraverso il Villaggio sempre più persone possano apprezzare il lavoro quotidiano di Save the Children e comprendere come sia possibile fare la differenza nella vita di tanti bambini, anche grazie al contributo di ciascuno di noi”, commenta Daniela Fatarella, Direttore Marketing e Comunicazione Save the Children. “Oltre all’apprezzamento e supporto di singoli sostenitori contiamo sull’aiuto delle aziende e ci conforta averne al nostro fianco già un nutrito gruppo”, conclude.
Tra le aziende che ad oggi hanno deciso di sostenere Save the Children nel progetto di Expo e negli interventi che l’organizzazione porta avanti sul campo nell’ambito della nutrizione e salute, vi sono: Bulgari, Bolton Group, Pilosio, Sperlari, Elica, Meraviglia Spa, Mondelez.
Hanno inoltre sostenuto la realizzazione del Padiglione in Expo attraverso un concreto impegno: Albiati srl, Corpo Forestale dello Stato, Grey, H+, Hfarm, iGuzzini, Metis Lighting, Velux.
Oltre al Villaggio, a stimolare e informare i visitatori ci saranno ulteriori installazioni e spazi dimostrativi all’esterno di esso, nel giardino circostante, quali l’orto comunitario, la pompa manuale dell’acqua, l’osservatorio – una sorta di caleidoscopio con le immagini delle attività di Save the Children-, la ragnatela delle emergenze – un intreccio di fili tra cui districarsi , a spiegare quanto sia difficile intervenire in situazioni di emergenza.
Il Villaggio sarà anche uno spazio catalizzatore per eventi, visite ad hoc per scuole, partner, testimonial, con il coinvolgimento di rappresentanti delle istituzioni e in particolare del Ministero degli Affari Esteri e delle Agenzie del polo alimentare delle Nazioni Unite.