Un week end a Parigi oggi ha un sapore un po’diverso rispetto al passato. Perche’ dopo la strage di Charlie Hebdo nulla e’ piu’ come prima. Ma allo stesso tempo nulla e’ mutato della bellezza della capitale e la violenza dei terroristi non ne ha scalfito il fascino. Si puo’, si deve andare a Parigi a riassaporarne la bellezza e a contemplare i luoghi dove la strage e’avvenuta e dove tutto un continente si e’riunito per dire no al terrorismo e si alla liberta ‘di espressione.
Questo piccolo libro vuole essere una guida a quei luoghi. La redazione di Charlie Hebdo, place de la Republique dove i capi di stato di tutto il mondo hanno marciato mano nella mano, ma anche luoghi del passato quasi dimenticati: il comando delle ss a Avenue Foch, la “villa triste” francese di Rue Lauriston dove i partigiani venivano torturati dai fascisti, o il teatro della man d’or dove c’e’ chi sembra dimenticare la storia rispolverando un nuovo antisemitismo. Ma anche luoghi dove l’atmosfera si fa piu’ lieve come la casa faraonica di Brigitte Bardot e Gunther Sachs o il nido d’amore dove il presidente Hollande fuggiva in scooter per consumare notti febbrili con la giovane attrice Julie Gayet.
I fatti salienti di un anno duro in venti indirizzi simbolo della capitale morale d’Europa.
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