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Brindisi. “Giornalastro”. Striscione e cori offensivi durante partita basket

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È accaduto il 7 febbraio al Palazzo dello Sport di Brindisi durante l’incontro con il Sassari. Solidarietà al cronista dalla società sportiva e da Assostampa Puglia
“Giornalista terrorista” hanno urlato in coro i tifosi della squadra di pallacanestro New Basket Brindisi contro Fabio Mollica, giornalista collaboratore della testata Brindisi Report durante la partita di basket tra la squadra di Brindisi e quella del Sassari che si è disputata lo scorso 7 febbraio al PalaPentassuglia della città pugliese. Mollica era presente al match. Inoltre è stato esposto sugli spalti uno striscione con la scritta: “Calcio e basket unica passione, giornalastro fattene una ragione”.
“Lo striscione e i cori non facevano il mio nome, ma il riferimento a me era ovvio poiché, in un articolo a commento della partita disputata la domenica precedente, io avevo criticato i tifosi di basket che avevano chiesto, peraltro senza risultato, l’aiuto dei tifosi di calcio. Inoltre avevo criticato il fatto che, durante quella partita, alcuni tifosi avevano fatto il saluto fascista mentre veniva intonato l’Inno di Mameli”, spiega il cronista a Ossigeno.
“Le associazioni dei tifosi del Brindisi calcio e della squadra di basket avevano replicato al mio articolo con un comunicato congiunto annunciando che avrebbero risposto a ciò che avevo scritto nel corso della successiva partita”, racconta. “Quindi le due tifoserie unite, sullo striscione, mi hanno definito ‘giornalastro’ e mi hanno detto che devo farmene una ragione. Inoltre durante la settimana che va tra la partita con il saluto fascista dei tifosi e la partita in cui è stato esposto lo striscione – prosegue – mi sono stati rivolti molti insulti sulla pagina Facebook di Brindisi Report, insulti minacciosi che il mio direttore ha denunciato alla Digos”.
Solidarietà a Mollica è stata espressa dalla società New Basket Brindisi che si è dissociata “da forma e contenuto di  uno striscione esposto nella curva durante la partita con Sassari” e ha disapprovato “i cori altamente offensivi che hanno riguardato l’attività di un giornalista e della testata che rappresenta”.
Un  invito alla società a dissociarsi dai responsabili dell’episodio era giunto da Assostampa Puglia che ha espresso vicinanza al giornalista. “Nello stigmatizzare certi comportamenti che ledono il diritto di informazione e critica, Assostampa si augura che le forze dell’ordine possano evitare in futuro il ripetersi di certi atteggiamenti”, si legge nel comunicato diffuso dal sindacato pugliese di categoria.

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