“Rideremo ancora più forte”. È la promessa che un Vauro in lacrime fa agli amici di Charlie Hebdo in una vignetta pubblicata sul nuovo numero di Casagit Notizie insieme con l’intervista rilasciata a Daniele Cerrato. Al presidente della Cassa di assistenza integrativa dei giornalisti italiani, il famoso giornalista e vignettista confida la sua preoccupazione che l’effetto finale, per satira e libertà d’espressione, dopo la strage di Parigi, sia il contrario di quanto sperato e per cui si é manifestato in tutta Europa e nel mondo.
“Rischiamo di essere complici di chi vuole toglierci la libertà – spiega Vauro -. Non parlo solo dei terroristi islamici, parlo di chi in nome di questa ricerca di sicurezza vorrebbe mettere una cappa di paura su tutto il paese e dentro le persone. Vorrebbe chiuderci nel muro delle nostre diffidenze. Questo vale ancora di più per il mondo dell’informazione. Quanto mancherà – si chiede il vignettista – a che si invochi la censura per ragioni di buongusto? Chi deciderà cos’è o non è di buongusto? Magari anche il prossimo presidente del Consiglio diventerà intoccabile come Maometto. Le tendenze negli ultimi anni ci sono state eccome”.
Vauro richiama il paragone tra l’attentato di Parigi e l’11 settembre americano e ricorda “che tra le conseguenze di quella tragedia c’è stata anche la negazione dei principi stessi della carta fondamentale americana, primo fra tutti quello della limitazione della libertà personale”.