Una busta, anonima, piena di polvere da sparo e con dentro un’altra busta, chiusa, e un messaggio di minaccia. E’ arrivata alla nostra redazione, indirizzata al direttore Giacomo Di Girolamo. La polvere da sparo non era solo per noi. All’interno, infatti, un messaggio rivolto al Procuratore della Repubblica di Marsala Alberto Di Pisa e agli agenti della Guardia di Finanza che fanno parte della sezione di polizia giudiziaria. Anche la busta più piccola conteneva, presumibilmente, della polvere da sparo. La lettera con il messaggio, scritto con un normografo dall’anonimo, contiene minacce a quelli che l’anonimo definisce “i caini dei finanzieri della Procura”. Poi un’ eloquente e inquietante conclusione: “Ne abbiamo tanta! Boom!!!”.
La lettera arrivata alla redazione di Tp24.it è stata portata agli uffici di polizia giudiziaria presso la procura che l’hanno posta sotto sequestro. Il materiale sequestrato verrà adesso analizzato, ed è partita un inchiesta. Il procuratore Alberto Di Pisa ha infatti denunciato il fatto alla Procura di Caltanissetta e si è detto sereno. “E’ evidente che l’autore non mi conosce affatto. Infatti queste minacce non mi fanno alcun effetto” ha detto Di Pisa. “Sono tantissime le indagini che stiamo seguendo – ha continuato il procuratore – non saprei da dove possano arrivare queste minacce. In quarant’anni di carriera non avevo mai ricevuto le minacce che ho ricevuto a Marsala“. Qualche anno fa al procuratore e alla sezione pg della Guardia di Finanza erano state inviate per posta dei proiettili.
“Sono sereno. Ringrazio coloro che in queste ore hanno mostrato affetto, attenzione o semplicemente hanno alzato un sopracciglio, corrucciato un po’ la fronte. Ho ancora molte cose da raccontare e da scrivere, su Marsala, Trapani, la Sicilia, le vecchie e nuove mafie e tutto il resto. Lo dico per la prossima occasione: possono risparmiare i francobolli e il tempo e la polvere stessa, che a respirarla fa male. Noi, qui, malmessi – è vero – malconci, anche, noi, qui, tenaci, respiriamo ad occhi aperti e schiena dritta libertà”, è il commento del direttore Giacomo Di Girolamo alla lettera minatoria. In queste ore sono arrivati tanti messaggi di solidarietà da amici, colleghi, lettori, esponenti politici.