”Noi condanniamo fermamente sia la violenza fisica, sia quella verbale: condanniamo sia chi in nome della religione mette in atto la violenza e chi in nome della liberta’ e abuso della liberta’ si permette di offendere le credenze e la fede altrui”. Lo ha affermato la vicepresidente della Repubblica islamica dell’Iran, Shahindokht Molaverdi – in visita oggi alla Basilica di San Francesco d’Assisi – in un’intervista al sito sanfrancesco.org.
La dirigente iraniana – che ieri era stata ricevuta da Papa Francesco in Vaticano – ha visitato la Basilica, soffermandosi in raccoglimento davanti alla tomba del Santo, prima di pranzare nel refettorio del Sacro convento, accompagnata dal custode, padre Mauro Gambetti. Molaverdi ha riferito di aver parlato con il Papa ”delle questioni della famiglia e delle sfide che la famiglia deve affrontare a livello globale per trovare la soluzione, e delle strategie per fermare lo sfaldamento a livello familiare, cellula della societa’. Con il Papa – ha aggiunto – abbiamo parlato della collaborazione tra fedi attraverso le guide religiose per affrontare queste sfide che la famiglia ha oggi davanti”.
La vicepresidente iraniana – rispondendo a una domanda sulle persecuzioni contro i cristiani – ha ribadito che ”e’ da condannare senza mezzi termini ogni violenza, guerra ed estremismo, perche’ li subiscono soprattutto le donne e i minori. Non ha luogo nel pensiero e nelle nostre posizioni ne’ estremismo ne’ fondamentalismo nel nome della nostra religione. Anche Papa Francesco la pensa così”.
L’intervista integrale alla vicepresidente iraniana è visibile sul sito sanfrancesco.org