Questa settimana i francesi non potranno acquistare la nuova edizione di Charlie Hebdo. Nelle edicole troveranno solo e sempre lo stesso numero pubblicato subito dopo l’attentato con la tiratura record di sette milioni di copie. La redazione non ce l’ha fatta a produrne un altro. Nessuno stop solo una pausa per lo stress del momento spiegano a Charlie.”Un momento difficile – dice il disegnatore Luz aprendo le porte di casa al sito americano Vice. “E’ difficile diventare un simbolo – aggiunge – perché Charlie si è sempre battuto contro i simboli. A tutti i capi di stato arrivati a Parigi Hollande avrebbe dovuto dire: battetevi perché in ognuno dei vostri paesi si possa ridere di voi”.
A quasi un mese dall’attentato a Charlie Hebdo mentre i francesi continuano a rendere omaggio alle vittime della strage la paura è che la violenza dei terroristi e soprattutto il timore che possa ripetersi sia riuscita a fermare satira e libertà di espressione. Ma la risposta migliore viene da Angouleme: migliaia di persone affollano il festival del disegno satirico quest’anno tutto dedicato a Charlie Hebdo. “Perché arretrare di un millimetro sul principio della libertà di espressione,spiegano i francesi in coda sotto la pioggia ad Angouleme, vorrebbe dire rinunciare a uno dei principi fondamentali del nostro vivere comune”.