Iacopo Melio è quello che si potrebbe definire un fuoriclasse, una di quelle persone che quando le conosci ti fanno stare immediatamente bene perché riescono ad infondere negli altri una bella carica di energia positiva, dote alquanto rara in questa epoca in cui molti sono presi dal loro piccolo io e vivono la loro vita con rabbia e frustrazione.
Iacopo ha 22 anni, studia Comunicazione, media e giornalismo all’Università di Firenze, abita in una frazione di Cerreto Guidi ed è un disabile. Mesi fa ha lanciato nel web la sua battaglia contro le barriere architettoniche che impediscono ad alcune persone di poter viaggiare in modo indipendente. Non è facile per una persona disabile poter decidere di sposarsi a proprio piacimento, chi ha problemi motori e intende viaggiare in treno in Italia deve prenotare con 48 ore di anticipo il suo viaggio alle ferrovie dello stato. Eppure in molti casi si potrebbe ovviare a queste difficoltà grazie all’aiuto di piccoli ausili dai costi irrisori, come l’applicazione di rampe mobili da poter agevolmente collegare ai treni, soluzioni del genere favorirebbero le persone con difficoltà motorie e non andrebbero a inficiare sui tempi di viaggio dei treni.
Purtroppo le difficoltà che possono incontrare i disabili che devono, o che semplicemente desiderano, spostarsi come tutti non sono unicamente da attribuire ad una cattiva progettazione dei mezzi di locomozione (treni, metropolitane, autobus ecc), spesso gli ostacoli stanno anche nella burocrazia arroccata su regolamenti inflessibili.
Iacopo Melio, che queste difficoltà le conosce bene, ha semplicemente fatto sentire la sua voce usando la sua sagace ironia su twitter. L’hastag #vorreiprendereiltreno è nato in riposta ad un tweet in cui Maria Chiara Carrozza diceva: “Buongiorno, oggi di ritorno da Roma con un treno magnifico partito alle sei #ioprendoiltreno farò lezione alle 11 alla Scuola Sant’Anna”.
Iacopo aveva replicato: «I treni di noi plebei non sono mai magnifici, soprattutto per noi disabili che di rado li troviamo attrezzati. #vorreiprendereiltreno”
Iniziò così uno scambio di battute con l’allora Ministro dell’Istruzione che s’interessò alle questione di Iacopo che aveva fatto sottolineato quanto «un paese che non abbatte le barriere sociali non sia un paese civile».
Da quel giorno il desiderio d’indipendenza di Iacopo per sé e per tutte le persone impossibilitate a muoversi liberamente ha acceso l’interesse di politici, artisti, vip e persone comuni. L’onorevole Maria Chiara Carrozza ha invitato Iacopo all’Istituto di Biorobotica di Pontedera per iniziare insieme, con la collaborazione di Trenitalia, un percorso di ricerca e progettazione per una soluzione da adottare, in futuro, a qualsiasi stazione o treno. Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è interessato alla battaglia di Iacopo Melio ed è andato a trovarlo a casa sua. La Regione Toscana ha già da tempo istituito un progetto di vita indipendente per i disabili. Grazie all’impegno di questo giovane ragazzo e alla Regione Toscana, che investe 2 milioni l’anno per abbattere tutte le barriere, da ottobre scorso è in servizio il primo #Vivalto con toilette accessibili a tutti, questo tipo di treno fra 5 anni sarà standard in tutta Italia.
Iacopo riceve quotidianamente testimonianze di persone che lo incoraggiano nella sua lotta e di altre persone affette da varie disabilità che sono incoraggiate a loro volta dal suo atteggiamento. Grazie a questa battaglia molti stanno denunciando le difficoltà che incontrano nell’affrontare anche azioni che per altri sono ordinarie. In un paese che si possa davvero definire civile, come dice Iacopo, ognuno dovrebbe avere la possibilità di essere libero e indipendente. Iacopo c’insegna quanto il suo contributo sia indispensabile per tutti e quanto molti ragazzi come lui potrebbero contribuire al futuro della nostra nazione grazie alla loro vivace intelligenza. Non possiamo permetterci di non «sfruttare» cittadini del genere, non possiamo permettere di non far realizzare il desiderio d’indipendenza di tutti. La battaglia per l’abbattimento di tutti i tipi di barriere in ogni ambito nel nostro paese è ancora tutta in salita, ma qualcosa, grazie al sorriso di Iacopo, sta cambiando.