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Assessore Regione Veneto ai presidi: “Genitori musulmani condannino i fatti di Parigi”. Ed è polemica

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Elena Donazzan, assessore della giunta Zaia,  all’indomani della strage di Charlie Hebdo ha  invitato gli le famiglie degli studenti stranieri a condannare gli atti di Parigi: “E’ giusto che  sappiano adeguarsi alle regole”. “Parole  inadeguate” replicano le associazioni degli studenti.

 “Se non si può dire che non tutti gli islamici sono terroristi, é evidente che tutti i terroristi sono islamici e che molta violenza viene giustificata in nome di una appartenenza religiosa e culturale ben precisa. Per questo, e alla luce della presenza dei tanti alunni stranieri nelle nostre scuole e dei loro genitori nelle nostre comunità, a loro dobbiamo rivolgere il messaggio di richiesta di una condanna di questi atti”.

Parole messe nero su bianco dall’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan (Fratelli d’Italia), all’indomani dell’assalto alla redazione di Charlie Hebdo e indirizzate ai presidi della regione attraverso una circolare. La richiesta è di adoperarsi affinché i genitori dei bambini musulmani prendano apertamente posizione condannando la strage. Una posizione che ricorda quella del sindaco leghista di Padova Massimo Bitonci che ha chiesto un’analoga condanna da parte delle associazioni islamiche della città del Santo.

Parole che non sono piaciute alle organizzazioni studentesche di Padova, Venezia e Verona che le hanno bollate come “inappropriate”. Per gli studenti “le parole utilizzate in tale lettera sono sconfortanti e inadeguate in un momento così complesso. La tragedia parigina necessita di una forte risposta di coesione e unità tra le varie culture che compongono la nostra società e le nostre scuole. Non possiamo accettare che si decida, per l’ennesima volta – rilevano gli studenti – di giocare sulla pelle dei ragazzi, considerandoli complici, se non colpevoli, fin quando non rinnegano ciò che è successo. Non possiamo rispondere con l’intolleranza dettata dalla paura e dal

l’ignoranza, ma dobbiamo unirci a tutti coloro che condividono gli ideali di pace e fratellanza, a prescindere dalla propria confessione religiosa”.

Da qui l’idea del Sindacato degli Studenti dell’Università di Padova di lanciare una petizione, con raccolta di firme online, per chiedere le “immediate dimissioni” dell’assessora anche alla luce di un post su Facebook dove la Donazzan “associa un atto di bullismo da parte di un quattordicenne tunisino in Veneto alla strage di Parigi. Fare un paragone tra un gesto di bullismo e un massacro con armi da fuoco – scrivono gli studenti – è simbolo di un becero razzismo che non possiamo accettare, specialmente se proveniente da una figura con una certa carica istituzionale”.

 


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