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Quirinale, dal nome che Renzi proporrà si capirà se avrà vinto l’interesse generale oppure il conflitto di interessi (di Berlusconi)

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Berlusconi avrà mille difetti, ma nessuno può negargli di avere un innato e geniale “istinto di cassa”, un equivalente di quell’istinto di classe che aveva segnato la vita di tanti militanti comunisti. A questa divinità ha sempre ispirato ogni sua mossa.

A differenza di quanto pensavano e pensano vecchi e nuovi capi e sotto capi del centro sinistra, l’ex cavaliere non è affatto ondivago e persegue con determinazione ed abilità la tutela del suo abnorme conflitto di interessi. Chi, come il fedelissimo Brunetta, finge di non capire e prova a contrastare Renzi e il patto del Nazareno, rischia di essere travolto dalla furia del capo supremo.

Berlusconi, in questa fase della sua vita, non è interessato al futuro della destra, ma al suo futuro giudiziario e alla cassa di famiglia, il resto viene e verrà dopo. Per questo la partita del Quirinale è davvero cruciale sia per la tenuta del Patto sia per le sorti, personali ancor prima che politiche, dell’ex cavaliere.

Da qui la tenacia con la quale, al di là dell’apparente disponibilità, sta lavorando per far cadere una eventuale candidatura di Romano Prodi, il più odiato, quello che ha osato sconfiggerlo nel duello elettorale.
Nel suo mirino è terminato anche Sergio Mattarella, giudice costituzionale, uomo moderato e perbene, fratello di quel Piersanti ammazzato dalla mafia.

Apparentemente sembrebbe il candidato ideale, gradito a molti, anche alla nuova Chiesa di Francesco. Eppure da qualche ora gli ambasciatori di Berlusconi stanno tentando di bloccare anche la sua corsa, perché il principale non ha mai dimenticato che quell’uomo mite si dimise da ministro, quando Andreotti e Craxi imposero la legge sulle tv confezionata sui desideri del giovane Silvio.

Questo é il vero peccato originale a carico di Sergio Mattarella.
Il Pd ha oggi annunciato avanzata la sua proposta a partire dalla quarta votazione. Dal nome che Renzi proporrà si capirà subito se avrà vinto l’interesse generale oppure il conflitto di interessi.


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