L’indicazione di votare scheda bianca per l’elezione del Capo di Stato finché è richiesto il quorum dei due terzi viola la Costituzione. L’art. 83 prevede che il Presidente della Repubblica sia l’esito di un vasto accordo e solo se questo tentativo fallisce, considera la possibilità – residuale – di farlo eleggere con una semplice maggioranza semplice.
La forzatura di Renzi e Berlusconi è quella di sterilizzare volutamente la votazione nobile, per avere un presidente nazareno e striminzito. Quello che scandalizza è la sfrontatezza con cui si dichiari esplicitamente questo intento, contando sulla dipendenza dei politici dai partiti, che aumenterà ancora dopo che la legge elettorale in via di definizione svuoterà – di fatto – la benché minima libertà di mandato dei parlamentari.
Così, ci avviamo ad avere un Presidente “bianco” e deputati ricattabili, assunti a contratto. Una Costituzione ogni giorno più indebolita. E una democrazia sempre più precaria. A meno che, i coraggiosi non si ribellino. E invece di applaudire Tsipras in Grecia, inizino a battersi – qui e adesso – per salvare l’Italia dalla deriva autoritaria.
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