Giovedì 29 gennaio alle ore 9.30 presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni sarà presentato il 1° Rapporto dell’Osservatorio per lo sviluppo e la trasparenza: fondi europei, investimenti pubblici e coesione sociale costituito dal Centro Pio La Torre e formato da esperti, professori e analisti. L’Osservatorio è nato con l’obiettivo di rendere trasparente ogni azione economica finalizzata allo sviluppo della Sicilia contribuendo al contrasto di ogni nefasto connubio con centri di potere occulto, illegale e mafioso.
Alla presentazione del Rapporto interverranno: i redattori del Rapporto del Centro studi Pio La Torre, il presidente dell’A.R.S. Giovanni Ardizzone, il presidente della Regione Rosario Crocetta, gli assessori regionali Alessandro Baccei, Antonino Caleca, Cleo Li Calzi, Mariella Lo Bello, Antonio Purpura e Linda Vancheri, l’ANCI Sicilia, i rappresentanti del mondo del lavoro, dell’impresa e dei giovani. Sono stati invitati inoltre i gruppi parlamentari dell’A.R.S., i sindaci, le rappresentanze studentesche, le associazioni antimafia e antiracket.
Il primo Rapporto dell’Osservatorio evidenzia come la spesa degli oltre sedici miliardi dei precedenti cicli di programmazione dei fondi europei non ha dato i risultati sperati. Pil e valore aggiunto sono diminuiti; povertà, disoccupazione, neet sono cresciuti. Le défaillances programmatiche, procedurali e di spesa sono state gravi. Il Rapporto ne individua diverse e ne elenca le cause. Tra queste, la dispersione in centinaia misure di spesa, inefficienze burocratiche e amministrative, debolezza nei controlli e nella trasparenza. Per superare gli ostacoli, gli obiettivi strategici della programmazione 2014/2020 devono essere concentrati e mirati a una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e accompagnate da un “Piano di rafforzamento amministrativo”. Alcune proposte hanno carattere innovativo anche sul versante della governance.
Il Rapporto individua quattro settori strategici: 1) Turismo, beni culturali e cultura; 2) Sanità e scienza della vita; 3) Agroalimentare ed economia siciliana; 4) Energia e vivibilità della Città. È positivo che, anche la bozza di DPEF finora conosciuta scelga le medesime finalità strategiche.
Venti miliardi, cioè due miliardi l’anno, finalizzati agli investimenti sono un’occasione irripetibile, a condizione che non si ripetano gli errori del passato: moltiplicazione degli obiettivi di spesa, intralci burocratici e procedurali, utilizzo emergenziale e storno dei fondi europei verso la spesa ordinaria della Regione. L’obiettivo deve essere la crescita per alleggerire la pesantezza della situazione sociale ed economica.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Centro Studi Pio La Torre www.piolatorre.it e sul portale legalità dell’Ansa www.ansa.it/legalita.