“Mai trattenere la matita”. Intervista con Eric Jozsef
Corrispondente dall’Italia di “Libération”, storico giornale della sinistra francese, e autore di riflessioni che non possono lasciarci indifferenti
Corrispondente dall’Italia di “Libération”, storico giornale della sinistra francese, e autore di riflessioni che non possono lasciarci indifferenti
Elena Donazzan, assessore della giunta Zaia, all’indomani della strage di Charlie Hebdo ha invitato gli le famiglie degli studenti stranieri a condannare gli atti di Parigi
Almeno 2.000 dei circa diecimila abitanti sono stati uccisi brutalmente dagli integralisti islamici Boko Haram
“L’Europa si dia da fare, organizzi lo scambio di informazioni, faccia vedere che esista …”
Oggi il mondo libero, persone di qualsiasi credo religioso, di qualsiasi colore politico, di lingue, storie e culture diversissime tra loro, si ritrovano a Parigi per dimostrare contro la barbarie fondamentalista, contro l’oscurantismo…
Paris est Charlie si legge sull’Arco di Trionfo. E’ il simbolo dell’unità di Parigi della Francia e dell’Europa dopo i fatti di questi giorni. Ma c’è chi dice no. Il fondatore del Fronte Nazionale dice desolato non sono Charlie perché quello di Charlie Hebdo è uno spirito anarchico trotkista…
Oggi a Parigi sarà una giornata di lutto mondiale. La tragica morte dei giornalisti di Charlie Hebdo deve far riflettere tutti, a cominciare dai capi di stato e di governo.
Duemila morti. Nella totale assenza di immagini e nella scarsità di testimonianze dirette di un conflitto più invisibile persino di quello siriano
Il nuovo anno è cominciato per i reporter come quelli precedenti: malissimo. A neppure metà del primo mese già si contano undici vittime.
Ancora una volta, duemila essere umani massacrati dai paranoici integralisti di un dio sono troppo lontani, in fondo ad un Paese che non conosciamo, per diventare notizia principale
Solo nello scorso novembre si sono contate in Nigeria cinquemila vittime in vari attacchi