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Greta Ramelli e Vanessa Marzullo si sono scusate per la loro imprudenza e per tutti i problemi causati per la loro liberazione. Scuse apprezzabili, affinché la loro storia serva ad evitare ad altri la cooperazione fai da te e li spinga invece verso organizzazioni consolidate e affidabili. Ma detto questo, vorrei indicarle come esempio, perché hanno considerato la sofferenza degli altri – soprattutto dei bambini esposti alla guerra – come un impegno da assumere. Una scelta che va contro l’indifferenza e a diffidenza dilagante, nonostante la Costituzione richieda l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà (art. 2)..
Anche se fosse stato pagato un riscatto per far ritornare queste ragazze, come contribuente sarei d’accordo. M’indignerei invece, se si facesse una legge per regalare milioni di euro a quelli che evadono e frodano, purché nascosti sotto una percentuale.
Siamo nel Califfato degli imbroglioni
Ed ogni giorno paghiamo un riscatto salato ai corrotti.
Ma nessuno chiede scusa.