BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Con Articolo21 abbiamo intessuto una relazione permanente

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Con l’insediamento degli organismi statutari per la conduzione dei lavori prende il via, a Chianciano Terme,  nel Centro Congressi Grand Hotel Excelsior, il XXVII Congresso Nazionale della Stampa Italiana che si confronterà sul tema: GIORNALISMO ATTORE DI FUTURO, nel tempo di Multimedialità, Crossmedialità, Transmedialità; per il lavoro, i diritti e l’autonomia dai poteri.”. Al termine dei lavori, venerdì prossimo, saranno eletti  il nuovo segretario generale e il nuovo Consiglio nazionale della Fnsi.

Questo appuntamento del Sindacato unitario dei giornalisti italiani, che ha superato il secolo di vita già da sette anni, riveste una particolare rilevanza in considerazione del momento di crisi e trasformazioni epocali che attraversano tutto il mondo dell’informazione e dei media.

La nostra Federazione ha sempre voluto porre al centro del suo impegno, oltre alla tutela dei diritti dei lavoratori-giornalisti, la tenace difesa della libertà di stampa e di espressione, del pluralismo dell’informazione e dell’autonomia professionale dei giornalisti al fine di garantire un’informazione libera dalle interferenze di ogni potere.

Su questo terreno ci siamo incontrati con donne e uomini di buona volontà, sinceramente democratici e coerentemente dediti a promuovere lo spirito nella Costituzione della Repubblica, considerando l’articolo 21, pilastro della convivenza civile, assicurando la libertà di espressione. Per questo, in particolare con l’Associazione Articolo 21 abbiamo intessuto una relazione permanente, naturale,  di elaborazione e di battaglie contro ogni censura, ogni tentativo di bavaglio, per il pluralismo, per allineare i canoni delle nostre libertà a quelli delle democrazie più avanzate. Su questo terreno continueremo ad incontrarci – confido tra organizzazioni che hanno natura diversa ma scopi centrali identici – e sicuramente lo faremo da liberi cittadini.

Due date hanno segnato particolarmente l’ultimo quadriennio per l’informazione italiana e gli assetti del lavoro giornalistico: il 27 novembre 2012, quando al termine dell’ennesima battaglia della Fnsi con molte Associazioni della società civile (Articolo 21 trainante), culminata in un appello condiviso con gli editori della Fieg a tutto il Parlamento, all’insegna del motto “dignità delle persone,  diritto di informare”,  venne bloccata una legge sulla diffamazione a mezzo stampa dal contenuto vendicativo, con previsioni di pesanti limiti al diritto dovere di cronaca. L’appello “estremo” era stato l’atto finale di una lunga battaglia, che nella storia della Federazione è praticamente secolare e che, nella condizione citata aveva già visto diverse manifestazioni di piazza ed in particolare una assai importante al Pantheon, a Roma nell’ottobre dello stesso anno con l’alleanza e l’impegno attivo di consistenti settori della società civile. In parlamento trovammo alleati sensibili e determinati, tra i quali Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita (Articolo 21), Enzo Carra e una pattuglia di parlamentari capaci di agire intensamente sia alla Camera che al Senato.

Questa battaglia non è finita, come vediamo  anche dalle notizie più recenti dalla stampa. Le battaglie per la libertà sono permanenti.

La seconda data è quella del 25 giugno 2014, quando è stato siglato il sofferto rinnovo triennale del contratto di lavoro giornalistico, subito dopo seguito, nella stessa giornata, da una intesa con il Governo, la stessa Federazione degli Editori e l’Inpgi, con l’obiettivo di sostenere il welfare, a tutela dei giornalisti colpiti dalla crisi e a sostegno della rimessa in moto del mercato del lavoro professionale. Un passaggio difficile, non scontato, che riafferma anche il ruolo e la funzione del Sindacato, attore sociale, in un tempo in cui le formazioni intermedie soffrono una crisi di legittimità e subiscono attacchi da tutti i poteri che puntano a svuotarne il ruolo. La Fnsi, in questa stagione, è l’unica forza sociale firmataria di un patto triangolare  così esteso con il Governo.

Ecco il Congresso della Stampa Italiana, può svolgersi liberamente nella stagione del ricambio, ineludibile anche per ragioni statutarie. Servirà una nuova fatica democratica intensa per le sfide vecchie e nuove che attendono il mondo dell’informazione e i suoi protagonisti. Serviranno alleanze sociali e un adeguato tasso di politicità per lavorare rifuggendo tentazioni di rifugio negli “ismi”, intesi come particolarismi, egoismi, estremismi parolai.

Grazie per l’incontro permanente, che confido di poter rinnovare ancora durante il Congresso a Chianciano Terme, amici di Articolo 21.


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