Ministro Alfano,
(indirizzo e-mail: ufficiocomunicazione@interno.it)
due milioni e mezzo l’anno: questo è il costo della scorta non dovuta a Berlusconi, ma generosamente concessagli dal Ministero dell’Interno, che lei dirige. La crisi che pesa sul Paese – ma soprattutto l’uso appropriato delle scarse forze dell’ordine – rende ancora più intollerabile questo privilegio, così come tutte le sorveglianze non dettate da reale pericolo per i protetti, ma solo da una prassi di status non più accettabile, né sostenibile.
Come cittadini impegnati nella lotta ai privilegi e per l’affermazione della legalità, insisteremo nella nostra azione di pressione sociale, fino a quando la scorta a Berlusconi non sarà revocata. Se l’interessato vuole avere il confort di uomini e mezzi che lo accompagnino, usi il suo denaro, non quello pubblico.
in un momento in cui si chiedono pesanti sacrifici a tutti i cittadini, si tagliano i servizi sociali per mancanza di fondi, uno spreco di tali proporzioni economiche e di tale arroganza sociale va eliminato subito. E noi insisteremo con questa pubblica campagna, finché questo non avverrà.
Con vigilanza democratica.
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