Scene madri

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Gli ultimissimi giorni, appena trascorsi per il ponte dell’Immacolata, hanno sottoposto a durissima prova la nostra buona fede. Sono i primissimi giorni immediatamente dopo il fattaccio quelli buoni a trovare l’assassino… Lo schifo chiamato mafia capitale, ma giusto per sintesi in quanto che lo schifo (che non è copyright del premier, ma nostro da mo’) è gia radicato e ramificato colà, solo che siccome “scovato” di recente dà a tutta la nazione il senso del marcio ineluttabile: questo è il fattaccio.  E’ l’assassino che ancora si fatica a trovare, nonostante l’incarcerazione di soggetti notissimi (eccezion fatta per le istituzioni ignoranti) già appartenenti a conclamata suburra e la collezione d’indizi (per esempio i convivi a destra e a manca, a gratis e a pagamento, coordinati su tutto il territorio ad ampio raggio con loschi figuri). E’ pertanto faticosissimo “prestare fede” a tutto ciò che i politicanti (dunque non necessariamente chi di politica fa mestiere, ma anche coloro che da questa attingono benefici) stanno spargendo su ogni talk show nazionale, tra dichiarazioni d’innocenza, prefiche declamazioni di stupore, atti di fede/ speranza/ carità/ dolore.

In questi ultimissimi giorni anche una madre pesantemente indiziata d’aver volontariamente ammazzato suo figlio si sta comportando uguale…

 


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